LA SCOMPARSA DELLA FUGA

LA SCOMPARSA DELLA FUGA

Giro 2023

Di Emilio Previtali

 

Il chilometro zero della terza tappa del Giro d’Italia è stato superato da qualche minuto e il gruppo avanza compatto a velocità regolare occupando tutta la sede stradale. Oggi in programma ci sono 213 km e i primi 170 circa non presentano difficoltà altimetriche significative, non una bella notizia per gli atleti e nemmeno per lo spettacolo (se siete tra quelli che domenica hanno avuto la pazienza di sciropparsi tutte le 4h55’ di gara in diretta TV, sapete a cosa mi riferisco). 


Escono dal gruppo due corridori e si lanciano in avanti. Sono entrambi della stessa squadra e se ne vanno via semplicemente allungando, senza sprintare - queste le prime due anomalie. Terza anomalia: nessun altro corridore si accoda all’iniziativa. Il gruppo lascia fare e ignora completamente i due. Inquadrato in primo piano, con il gruppo ad andatura regolare sullo sfondo, uno dei due fuggitivi fa una smorfia che dice, più o meno: ‘che idea del cacchio abbiamo avuto'.


Alexander Konychev e Veljko Stonić del team Corratec Selle Italia - questi i due atleti - fanno un onorevole lavoro e accumulano un vantaggio che dopo 113 km in cronocoppia raggiunge il 1’51”. Ai meno 49 km dal traguardo Konychev e Stonić hanno ancora 2’00” di vantaggio ed è a questo punto che prima la Trek-Segafredo di Mads Pedersen e poi il Team Jayco-AlUla di Michael Mattews iniziano il forcing. Konychev e Stonić vengono raggiunti e saltati ai meno 37 km all’arrivo, a quel punto la corsa inizia a accendersi. È il campione italiano Filippo Zana a fare la selezione sul Valico dei Laghi di Monticchio e poi sul Valico La Croce, uno dopo l’altro molti corridori si staccano, non soltanto velocisti.


Fino a qualche anno fa nelle fughe ai grandi giri qualcuno ci credeva, anche tra le squadre World Tour. Capitava più che qualche volta che i fuggitivi riuscissero ad arrivare al traguardo. Oggi, nell’era del controllo totale della corsa, nell’era della selezione finale e dell’ultima ora e mezza pedalata come se non ci fosse un domani, non capita quasi più. Le fughe che possono andare a buon fine sono merce sempre più rara. Stiamo per assistere alla scomparsa delle fughe? Non è che con questo tipo di ciclismo ai grandi giri le tappe interlocutorie o quelle per i velocisti sono diventate troppo lunghe? 


Silvio Martinello ieri, in un post sulla sua pagina Facebook, faceva notare che da inizio stagione fino alla Liegi-Bastogne-Liegi si sono disputate 53 gare del calendario WorldTour, più 6 corse a tappe con una classifica generale da calcolare a parte. Il bilancio delle vittorie è piuttosto esplicito: 

  • 4 squadre (Jumbo-Visma, UAE, Soudal-Quick Step e Alpecin) si sono spartite 44 successi dei 59 assegnati. 
  • 9 squadre messe insieme  (Ineos, Bora, Jayco, Bahrain, Trek, Cofidis, EF, DSM, Movistar) hanno vinto in totale 15 corse;
  • 5 squadre ( Groupama, Arkea, AG2R, Astana e Intermarche) non hanno ancora raccolto una vittoria

Forse se vogliamo un ciclismo veramente moderno, delle gare più aperte e combattute e - diciamolo - anche meno noiose da guardare in TV, qualcosa va cambiato. In gioco c’è la credibilità dello sport e dei grandi giri. Agli atleti non si può chiedere di gareggiare sempre a tutto gas, in tutte le tappe, dal primo all’ultimo chilometro. Viene da chiedersi - anche in ottica sostenibilità - se ha senso in tappe interlocutorie come quella di oggi o quella di domenica, tenere in piedi una diretta integrale di alcune ore in cui, in fin dei conti, non succede e non può succedere niente, a parte qualche caduta che vorremmo non vedere. Forse no, non ne vale la pena.

Per la cronaca, Michael Matthews del Team Jayco-AlUla si è aggiudicato la gara in volata davanti a Mads Pedersen della Trek-Segafredo e a Kaden Groves della Alpecin-Deuceuninck, ma questo lo saprete già, a questo punto. Quello che forse non sapete è che perfino Remco Evenepoel in un’intervista del dopo gara, a Melfi, ha confessato che probabilmente intestardirsi a voler difendere la Maglia Rosa a tutti i costi, con tappe come queste, potrebbe essere fatica sprecata per lui e per i suoi compagni di squadra.

E se lo dice lui, forse, c’è da credergli.

 

Giro 2023

READ MORE

‘No-one else is helping you find a job’: The cycling champions still without a contract for 2025

‘No-one else is helping you find a job’: The cycling champions still without a contract for 2025

There is an estimated 100 WorldTour riders still without a confirmed contract for next season

Read more
Let the transfers begin: The biggest movers and shakers for the 2025 season

Let the transfers begin: The biggest movers and shakers for the 2025 season

With the transfer window officially open as of August 1, we look at some of the most intriguing moves in the men’s and women’s WorldTour...

Read more
Il Lombardia 2024: Route, prediction and contenders

Il Lombardia 2024: Route, prediction and contenders

Can anyone stop Tadej Pogačar taking a fourth consecutive win in the race of the falling leaves?

Read more
Opinion: What is the point in the Gravel World Championships?

Opinion: What is the point in the Gravel World Championships?

Both the men’s and women’s races were won by seasoned road professionals who will barely compete in the rainbow stripes next year

Read more
'There’s almost no team tactics': Van der Poel overpowers the field in show of strength at Gravel World Championships

'There’s almost no team tactics': Van der Poel overpowers the field in show of strength at Gravel World Championships

The Dutchman adds to his collection of rainbow jerseys with a dominant display in Belgium

Read more
A showdown the UCI would have longed for - Vos and Kopecky face-off lights up the Gravel World Championships

A showdown the UCI would have longed for - Vos and Kopecky face-off lights up the Gravel World Championships

Lotte Kopecky impressed in her first-ever gravel race, but in the end there stood the familiar sight of Marianne Vos in the rainbow bands

Read more

MEMBERSHIP

JOIN ROULEUR TODAY

Independent journalism, award winning content, exclusive perks.

Banner Image