Pronostici Tour de France 2023 - Vincitore della maglia gialla, vincitori di tappa, la squadra migliore e altro ancora

Pronostici Tour de France 2023 - Vincitore della maglia gialla, vincitori di tappa, la squadra migliore e altro ancora

Vediamo quali corridori regneranno sovrani nell'edizione 2023 de La Grande Boucle

2023 Tour de France Autore: Rachel Jary_

Il Tour de France, la corsa più importante del calendario ciclistico, si avvicina sempre più. Strade ripide e tifosi scatenati attendono il gruppo nei Paesi Baschi per le Gran Départ della corsa e la posta in gioco, per l'edizione di quest'anno, è più alta che mai.

Il vincitore del 2023 Jonas Vingegaard torna a difendere la sua maglia gialla, ma il due volte vincitore Tadej Pogačar ha anche lui voglia di riaffermare il suo dominio. Mark Cavendish vuole ottenere la sua 35a vittoria di tappa, ma c'è una lista di velocisti che gli renderanno la vita difficile. Ci sono specialisti delle fughe pronti a scattare quando se ne presenterà l'occasione e altrettanti debuttanti che potrebbero davvero lasciare il segno al Tour di quest'anno.

Chi uscirà soddisfatto dal Tour e chi invece meno? Ecco i nostri pronostici su vincitori e vinti.

Vincitore della maglia gialla

Non si può negare che la maglia gialla sia il premio più ambito del ciclismo. Vincere il Tour de France è il sogno di molti ciclisti professionisti e, per i pochi che ci riescono, cambia la vita per sempre. Lo scorso anno, Jonas Vingegaard della Jumbo-Visma ha sorpreso molti battendo il due volte vincitore del Tour de France Tadej Pogačar, facendolo cadere sul brutale Col du Granon in una tappa che resterà nella storia. Entrambi i corridori tornano al Tour nel 2023: Vingegaard spera di difendere il suo titolo e Pogačar sogna di tornare sul gradino più alto del podio, ma chi otterrà il risultato sperato?

Scommettiamo su Jonas Vingegaard per la seconda maglia gialla consecutiva al Tour de France 2023. Il ciclista danese è parso in forma strepitosa finora in questa stagione, vincendo il recente Giro del Delfinato con apparente facilità. Pogačar, invece, non ha potuto gareggiare da quando è caduto dalla Liegi-Bastogne-Liegi in aprile: nell'incidente ha riportato la frattura del polso e, sebbene sia tornato ad allenarsi, il Tour de France sarà la sua prima apparizione ufficiale in gara, al di fuori del suo Campionato nazionale. Pogačar non è un corridore da sottovalutare e c'è la possibilità che sia ancora dominante nonostante la mancanza di corse prima del Tour, ma la supremazia di Vingegaard al Delfinato ci dice che il danese otterrà il primo posto. Inoltre, la Jumbo-Visma si presenta alla corsa con una formazione incredibilmente forte, che comprende atleti del calibro di Wout van Aert, Sepp Kuss, Christophe Laporte, Tiesj Benoot e altri ancora: Vingegaard avrà intorno a sé una squadra solida, in grado di proteggerlo sia in pianura che in montagna.

Miglior velocista

La bellezza e la complessità del Tour de France è che non si tratta solo della battaglia per la vittoria nella classifica generale. Le vittorie di tappa per i velocisti nei giorni più pianeggianti sono estremamente ambite - Mark Cavendish attualmente condivide il record del maggior numero di vittorie di tappa del Tour de France con Eddy Merckx, entrambi i corridori hanno vinto 34 tappe nelle loro rispettive carriere. Il 2023 sarà per Cavendish l'anno del suo ultimo Tour de France con l'Astana-Qazaqstan e il suo obiettivo è quello di ottenere un'ultima vittoria di tappa per poter detenere il record di corridore più vincente nella storia del Tour. Tuttavia, per il velocista britannico, al tramonto della sua carriera, una vittoria di tappa in questa edizione del Tour è un'impresa ardua.

Fabio Jakobsen vince la seconda tappa del Tour de France 2023 (Foto: Zac Williams/SWpix)

Caleb Ewan (Lotto-Dstny), Dylan Groenewegen (Jayco-Alula), Sam Welsford (Team dsm-fermenich), Biniam Girmay (Intermarché - Circus - Wanty), Fabio Jakobsen (Soudal-Quick-Step), Wout van Aert (Jumbo-Visma) e Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) sono solo alcuni dei principali velocisti che cercheranno di sfidare Cavendish nelle vittorie di tappa. Record o non record, le vittorie non verranno di certo regalate al Manxman in questo Tour de France. Tra i tanti velocisti che parteciperanno alla corsa, ci aspettiamo che Jakobsen sia il migliore del gruppo. La Quick Step ha una squadra quasi esclusivamente dedicata a guidare il belga, con il danese Michael Mørkøv (considerato da molti il miglior lead out man al mondo) che funge da ultimo uomo di Jakobsen. La ruota di Mørkøv può dare ai velocisti un tappeto rosso fino al traguardo e ha portato Jakobsen a due vittorie di tappa al Giro del Belgio di recente, la penultima corsa che Jakobsen ha affrontato prima del Tour de France. Dopo i due giorni di apertura collinari nei Paesi Baschi, i velocisti avranno le prime occasioni di mettersi in luce nelle tappe tre e quattro e Jakobsen guiderà la carica con i colori della Soudal-Quick-Step.

Miglior debuttante

Il Tour de France di quest'anno vede diversi corridori affrontare la corsa di tre settimane per la prima volta nella loro carriera. Il corridore più giovane dell'attuale lista di partenza è Carlos Rodríguez degli Ineos Grenadiers e sarà anche il primo tentativo di La Grande Boucle per il corridore spagnolo. Rodríguez ha recentemente vinto la maglia bianca al Giro del Delfinato in cui si è classificato nono nella generale. Il suo ruolo per Ineos al Tour de France non è al momento chiaro, ma sarà uno da tenere d'occhio nella competizione per la maglia bianca se correrà per la classifica generale, oppure lotterà per le vittorie di tappa se gli verrà data la libertà di entrare nelle fughe quando se ne presenterà l'occasione.

Un altro corridore che partecipa per la prima volta al Tour de France è Mattias Skjelmose della Lidl-Trek. Skjelmose ha sorpreso molti conquistando la vittoria al recente Tour de Suisse, correndo con una forza e una maturità impressionanti. Le prestazioni di Skjelmose in questa stagione sono andate al di là delle aspettative, con il secondo posto alla Flèche Wallonne, il cui percorso è simile a quello delle tappe iniziali nei Paesi Baschi del Tour de France di quest'anno. Per la Bora-Hansgrohe, è anche la prima volta che il vincitore del Giro d'Italia dello scorso anno Jai Hindley gareggerà al Tour de France: è uno da tenere d'occhio per la classifica generale.

Mattias Skjelmose al Tour de Suisse (Immagine: Zac Williams/SWpix)

Per quanto riguarda i velocisti, Biniam Girmay parte quest'anno per la prima volta nella sua carriera al Tour de France - il corridore eritreo ha dimostrato di essere tornato in forma al Tour de Suisse quando ha superato Arnaud Démare e Wout van Aert nella seconda tappa. Possiamo aspettarci di più da Girmay al Tour. Sam Welsford del Team DSM ha dimostrato di essere un altro promettente sprinter e potrebbe essere uno da tenere d'occhio durante le tappe più pianeggianti. Sarà sicuramente un test per vedere se Welsford, che proviene dal ciclismo su pista, riuscirà a superare le ardue prove di montagna del Tour de France.

Tra tutti i debuttanti di quest'anno, ci aspettiamo che Skjelmose e Girmay siano i due corridori chiave da tenere d'occhio.

Gli specialisti delle fughe

I giorni intermedi, che non sono né per i velocisti e né per i corridori della classifica generale, promettono grandi possibilità di andare in fuga. Il Tour de France offre opportunità insolite di vittoria di tappa a corridori con abilità diverse: spesso le squadre forti della classifica generale sono poco incentivate a inseguire la fuga se questa ha corridori che non sono pericolosi per la corsa alla maglia gialla. Ciò significa che i corridori coraggiosi e che credono nella loro possibilità di vittoria possono spesso lasciare il Tour de France con vittorie di tappa a loro nome - qualcosa che ha il potenziale di cambiare per sempre il percorso della carriera di un corridore. 

Magnus Cort al Giro d'Italia di quest'anno (Immagine: Zac Williams/SWpix)

Ogni anno, al passaggio del Tour, ci sono i soliti candidati che ci aspettiamo si facciano notare nelle fughe quando si presentano le occasioni. L'EF Education-EasyPost è una squadra con diversi corridori in grado di lavorare bene in un piccolo gruppo e di giocarsela bene nelle fughe. Magnus Cort, Alberto Bettiol e Nielson Powless sono tutti corridori della squadra in rosa che possiamo aspettarci di vedere lottare per fare un'azione al momento giusto. Fred Wright della Bahrain-Victorious è stato un volto comune nelle fughe del Tour de France dello scorso anno, sfiorando in più occasioni la vittoria di tappa. Anche il suo compagno di squadra, Matej Mohorič, è da tenere d'occhio per le fughe e i giorni intermedi. Julian Alaphilippe della Soudal-Quick-Step sognerà una vittoria di tappa in quelle tappe iniziali molto impegnative nei Paesi Baschi.

Valentin Madouas e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) sono un duo che potrebbe lottare per le vittorie di tappa nei giorni più collinari, ma questo dipenderà dal fatto che Pinot punti o meno alla classifica generale. In effetti, ci sono parecchi corridori che rientrano nella categoria di quelli che potrebbero puntare alla classifica generale, ma che si sposteranno a caccia di vittorie di tappa se dovessero perdere tempo a causa di un contrattempo nelle tappe precedenti. Tra questi, Michael Woods e Nick Schultz (Isreal-Premier Tech) e Tom Pidcock (Ineos-Grenadiers). Anche la squadra wildcard UNO-X Pro Cycling vorrà dimostrare di essere all'altezza del suo posto in gara quest'anno e sarà sicuramente attiva nelle fughe; Tobias Halland Johannessen e Anthon Charmig sono due dei suoi corridori che potrebbero essere presenti nelle tappe più collinari.

Il team di maggior successo

La classifica ufficiale a squadre del Tour de France viene decisa prendendo in considerazione i tempi dei primi tre classificati di ogni squadra in ogni tappa (tranne che in una cronometro a squadre, quando viene conteggiato il tempo del quinto corridore che taglia il traguardo, o dell'ultimo se i corridori rimasti sono meno di cinque). La squadra con il tempo cumulativo più basso in tutta la corsa fino a quel momento guida la classifica. Non è una classifica a cui le squadre normalmente mirano e di solito non rappresenta il successo complessivo di una squadra: non tiene conto delle vittorie di tappa o del lavoro dei gregari.

Jumbo-Visma alla fine del Tour de France 2022 (Immagine: Zac Williams/SWpix)

Riteniamo che il successo di una squadra al Tour de France debba essere giudicato con una visione più ampia di quella che mostra l'attuale classifica a squadre: anche le vittorie di tappa, l'unità della squadra e le tattiche dovrebbero avere un ruolo nel decidere quale squadra ha fornito la migliore prestazione. Nel 2023, è difficile non pensare che la Jumbo-Visma non sia la squadra più forte della corsa. Wout van Aert è in grado di fare bene nelle tappe in volata e in quelle intermedie, ma ha anche dimostrato di essere un impressionante gregario di montagna; Sepp Kuss è sempre affidabile anche in alta montagna, in grado di correre con gli scalatori più forti; Christophe Laporte, Nathan Van Hooydonck e Tiesj Benoot sono corridori a tutto tondo, in grado di proteggere Vingegaard quando necessario e di puntare essi stessi alla vittoria di tappa, se ne hanno l'occasione; mentre Wilco Kelderman è un altro corridore su cui fare affidamento in montagna, come ha dimostrato il recente quarto posto al Tour de Suisse. La Jumbo-Visma si presenta al Tour da campione in carica e sa come vincere una corsa di tre settimane.

Il miglior gregario

Il ruolo del gregario è uno dei più importanti nel ciclismo: un buon gregario può fare la differenza tra la vittoria o la sconfitta del proprio leader in un Grande Giro. Wout van Aert ha dimostrato di essere uno dei migliori in gara al Tour de France dello scorso anno, sacrificando le proprie possibilità di vittoria di tappa quando necessario per aiutare Vingegaard e la Jumbo-Visma, in particolare sul pavé della quinta tappa. Allo stesso modo, Brandon McNulty e Mikkel Bjerg sono stati estremamente preziosi per Pogačar nelle ultime tappe della corsa dello scorso anno, quando stava cercando di mantenere la maglia gialla: il Tour de France non è una corsa che si può vincere da soli.

Sepp Kuss durante la 18a tappa del Tour de France 2022 (Immagine: Zac Williams/SWpix)

Nel 2023, ci aspettiamo che Sepp Kuss sia un gregario estremamente prezioso per Vingegaard in alta montagna. Il corridore americano ha probabilmente la classe e il talento per puntare lui stesso alla vittoria del Tour de France, ma ha parlato pubblicamente di apprezzare il ruolo di gregario e di essere tranquillo nel sacrificare le proprie possibilità. L'anno scorso, Kuss è stato assolutamente fondamentale per la vittoria della Jumbo-Visma, riuscendo a rimanere con Vingegaard e Pogačar nei tratti più duri delle tappe di montagna più difficili. Allo stesso modo, Rafał Majka sarà fondamentale per Pogačar in montagna: il polacco è stato costretto ad abbandonare il Tour dell'anno scorso alla 17a tappa, ma in questa stagione ha dimostrato di essere in buona forma in vista del Tour. Il gregario che riuscirà a fare il miglior lavoro per il proprio leader e tenere duro fino all'ultimo sarà considerato il più prezioso: è importante che una squadra abbia il maggior numero di corridori possibile quando le tappe diventano difficili.

Immagine di copertina: Zac Williams/SWpix

 

2023 Tour de France Autore: Rachel Jary_


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