Le vittorie più importanti e più belle degli italiani nel 2021

In questa galleria fotografica abbiamo raccolto alcuni dei successi più belli della stagione appena trascorsa

Come in un perfetto componimento musicale, la stagione ciclistica della nazionale italiana e dei ciclisti italiani è stata un crescendo meraviglioso. Una lenta preparazione per un gran finale storico.

Gli azzurri hanno iniziato la stagione con meno fanfare, ma le prime importanti vittorie sono arrivate nella corsa italiana per antonomasia, quella a cui siamo tutti più vicini, Il Giro.

E dopo i campionati italiani in Emilia Romagna a fine giugno, la tonalità ha iniziato a trovare il suo ritmo – con le medaglie alle Olimpiadi di Tokyo, quelle agli Europei e ai Mondiali su strada, e poi negli eventi su pista. Senza dimenticare la vittoria nella Monumento più dura di tutte e un primo successo con la maglia iridata ...

In questa galleria fotografica ripercorriamo una stagione magica per il ciclismo italiano.

Elia Viviani vince l'oro ai Mondiali su pista di Roubaix nell'Eliminazione. Quella di Viviani è stata l'ultima maglia iridata in ordine cronologico, ma non per questo la meno importante. Foto: Simon Wilkinson/SWpix.com
Il quartetto maschile (Filippo Ganna, Jonathan Milan, Simone Consonni, Liam Bertazzo e Francesco Lamon) si ripete nell'Inseguimento a squadre dopo l'oro Olimpico e vince anche la finale mondiale contro la Francia. Foto: Alex Whitehead/SWpix.com
Nella stessa giornata in cui è arrivato l'oro maschile, Letizia Paternoster ha trionfato nell'Eliminazione, disciplina dove aveva ottenuto l'argento agli Europei in Svizzera. Foto: Simon Wilkinson/SWpix.com
Il primo oro della rassegna iridata di Roubaix è arrivato nella prima giornata di gare (mercoledì 20 ottobre) con Martina Fidanza nello scratch. Foto: Alex Whitehead/SWpix.com
Dieci giorni prima del titolo mondiale nell'inseguimento a squadre, Jonathan Milan si era imposto nella stessa disciplina agli Europei di Grenchen, in Svizzera. Milan ha poi chiuso il Mondiale dell'inseguimento individuale in seconda posizione, di fronte a Filippo Ganna. Foto: Alex Whitehead/SWpix
Le vittorie sono sempre belle, però quando arrivano con la maglia iridata hanno tutto un altro sapore. Qui, la neo-campionessa del Mondo Elisa Balsamo alza le braccia al cielo nell'ultima tappa del Women's Tour in Gran Bretagna (e sua ultima gara con la Valcar). Foto: Justin Setterfield/Getty Images
 Forse una delle vittorie più importanti e emozionanti di tutta la stagione, anche perché è arrivata nella Parigi-Roubaix versione fango e allo sprint con Mathieu Van Der Poel. Questa vittoria di Sonny Colbrelli (già campione europeo e italiano) ce la ricorderemo per sempre. Foto: Alex Broadway/SWpix.com
Un'altra vittoria allo sprint contro un'altra leggenda del ciclismo (Marianne Vos). Elisa Balsamo va a raccogliere il suo titolo mondiale a Lovanio, Belgio, e adesso inizia a fare più di un pensiero alle Classiche del Nord. Foto: Alex Whitehead/SWpix
Filippo Baroncini, sempre sul traguardo mondiale nelle Fiandre, vince in solitaria il titolo U23 con un movimento decisivo che arriva negli ultimi chilometri di corsa. Dato il passaggio alla Trek-Segafredo per il 2022, purtroppo il prossimo non lo vedremo indossare l'arcobaleno. Foto: Ramsey Card/Swpix
Filippo Ganna, aka TopGanna, è sempre una certezza a cronometro. Sul percorso nelle Fiandre è andato a vincere il suo secondo titolo mondiale nella gara contro il tempo dopo quello vinto a Imola nel 2020. Mostro. Foto: Alex Broadway/SWpix
Sonny Colbrelli lanciato verso il titolo Europeo sul percorso 'di casa' a Trento. Il titolo continentale è arrivato dopo quello italiano e in una stagione incredibile per il corridore della Bahrain-Victorius. Foto: Francesco Rachello - Pool/Getty Images 
Silvia Zanardi celebra il suo titolo europeo nella categoria U23, sempre a Trento. Foto: Justin Setterfield/Getty Images
Italia a cronometro in versione corazzata. Qui gli azzurri sul gradino più alto del podio nella staffetta mista agli Europei di Trento con Marco Sobrero, Filippo Ganna, Alessandro De Marchi, Elena Cecchini, Marta Cavalli e Elisa Longo Borghini (disciplina dove gli azzurri si sono piazzati in terza posizione al Mondiale di Lovanio). Foto: Getty Images
Vittoria Guazzini nella prova a cronometro individuale degli Europei, dove ha vinto davanti a Hanna Ludwig (GER) e alla connazionale Elena Pirrone. Foto: Justin Setterfield/Getty Images
Elia Viviani sul podio Olimpico di Tokyo, dove ha chiuso con il bronzo (specialità che lo aveva visto trionfare cinque anni prima a Rio). Foto: Alex Broadway/SWpix
Il quartetto olimpico maschile verso l'oro Olimpico e record mondiale. Una delle gare più celebrate dell'anno sportivo italiano (non solo ciclistico). Foto: Alex Broadway/SWpix
Elisa Longo Borghini sul traguardo della prova in linea, dove ha chiuso in terza posizione. Prima dei Giochi, Longo Borghini aveva vinto entrambi i titoli italiani (gara in linea e a cronometro). A fine stagione, indossando il tricolore, si è poi piazzata in terza posizione nella prima edizione della Parigi-Roubaix femminile, gara dove ha corso per la compagna di squadra (e poi vincitrice) Lizzie Deignan. Foto: Alex Broadway/SWpix
Matteo Sobrero nella prima uscita con il tricolore conquistato a cronometro nei campionati nazionali (dove ha battuto un certo Filippo Ganna). Foto: Bas Czerwinski/Getty Images
Elisa Longo Borghini al Giro d'Italia Femminile, nella sua prima uscita con il tricolore. Foto: Luc Claessen/Getty Images
Sonny Colbrelli in una delle prime vittorie dell'anno, nella prova in linea al campionato nazionale. Chi lo avrebbe detto, che di lì a pochi mesi avrebbe vinto anche il titolo europeo e la Parigi-Roubaix? Foto: Sara Cavallini/Getty Images
Damiano Caruso, da gregario di Mikel Landa a secondo nella generale al Giro d'Italia. E per un attimo in molti hanno tifato per l'impresa rosa di Caruso. Foto: CorVos/SWpix.com
Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa) primo sul Monte Zoncolan, sempre al Giro. Una delle vittorie in assoluto più belle dell'anno. Foto: CorVos/SWpix.com
Giacomo Nizzolo, qui in versione "Colbrelli", con la maglia da campione europeo e il casco tricolore. Nizzolo ha vinto la sua prima tappa al Giro dopo aver ottenuto 12 secondi posti a partire dal 2013, sua prima partecipazione alla corsa rosa. Foto: CorVos/SWpix.com

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