Universalmente riconosciuto come un mini Tour de France, il Delfinato è un indicatore chiave, sia per i tifosi che per i corridori, per capire chi si aggiudicherà la maglia gialla qualche settimana dopo. Con un mix di frazioni mosse, tappe per velocisti, una cronometro e tre giorni brutali tra le montagne, questa competizione mette alla prova gli atleti su tutti i fronti, attirando i migliori corridori che ambiscono alla classifica generale.
Jonas Vingegaard, campione in carica e vincitore dell'ultimo Tour, non prenderà il via a questa edizione poiché alle prese con il recupero dall'incidente occorsogli al Giro dei Paesi Baschi. Nonostante ciò, al via ci sarà lo stesso un parco partenti molto forte. Corridori come Remco Evenepoel e Primož Roglič si giocheranno le loro chance di vittoria in Francia, anche se i rispettivi infortuni hanno condizionato l'avvicinamento a questa corsa. Il Delfinato sarà un test vero e proprio per capire se avranno recuperato in tempo per un grande mese di gare in quel di luglio, o se qualche altro corridore potrà sorprendere tutti dirompendo come pretendente alla classifica generale.
Dal 2 al 9 giugno, ecco tutto quello che dovete sapere sulle otto tappe del Giro del Delfinato.
Percorso
L'edizione di quest'anno non è per deboli di cuore. L'ASO, organizzatore della corsa, ha disegnato un percorso spettacolare che farà emergere i migliori scalatori del gruppo.
TAPPA 1
Si inizia lentamente nella cittadina di Saint-Pourçain-sur-Sioule con una delle poche tappe che dovrebbero favorire i velocisti, prima che il gruppo inizi a salire già dalla seconda frazione.
Tappa 2
Spalmata su 142 chilometri, la seconda tappa parte da Gannat e prevede quattro GPM. La seconda salita di giornata è la più difficile: 7 chilometri con una pendenza media del 7,8%. Sarà una frazione che potrebbe favorire gli amanti delle fughe.
Tappa 3
La terza tappa presenta ancora una volta un percorso mosso con salite di terza e quarta categoria a favorire i fuggitivi.
Tappa 4
Lunga 34,4 chilometri, si tratta di una cronometro individuale prevalentemente piatta che tende a salire sul finale. È un percorso che dovrebbe premiare gli specialisti contro il tempo.
Tappa 5
La quinta tappa sarà un'altra giornata movimentata che potrebbe dare una chance a quei velocisti in grado di superare salite brevi. L'arrivo è posto a Saint Priest dopo 167 chilometri. Sarà nelle ultime tre frazioni che emergeranno gli uomini da classifica.
Tappa 6
La sesta tappa prevede il primo arrivo in quota: si arriva in salita a Le Collet d'Allevard, dopo 11,2 chilometri all'8,1% di pendenza media. Qui dovremmo avere delle indicazioni veritiere su chi andrà a lottare per la maglia gialla.
Tappa 7
Il giorno seguente è altrettanto difficile, con 4227 metri di dislivello che terminano soltanto dopo 10 chilometri in salita a Samoëns 1600. La pendenza media dell'ultima salita è del 9,3%.
Tappa 8
Il Delfinato si concluderà con un altro traguardo in quota: si arriva sul Plateau de Glières al termine di una tappa di 158,8 chilometri. Con oltre 3300 metri di dislivello in ogni tappa in tutte e tre le frazioni conclusive, chi indosserà la maglia gialla al termine di esse sarà un meritato vincitore.
I favoriti
Il famoso incidente al Giro dei Paesi Baschi ha compromesso la preparazione di molti corridori che ambivano al Tour de France. In particolar modo, la caduta ha impattato molto sul vincitore uscente Jonas Vingegaard, la cui entità delle ferite non gli ha permesso di recuperare in tempo per essere al via del Giro del Delfinato. La sua assenza si farà sicuramente sentire; tuttavia, ci saranno comunque dei corridori di primo piano che parteciperanno alla breve corsa a tappe, la quale ci dirà chi più in forma prima di luglio.
In cima alla lista dei favoriti per il Delfinato c'è Primož Roglič. Lo sloveno spera di fare una buona prestazione dopo aver abbandonato il Giro dei Paesi baschi per un infortunio al ginocchio. Prima del ritiro in terra spagnola, Roglič aveva fatto intravedere un'ottima condizione con una vittoria nella prova a cronometro d'apertura, ma resta da capire come la caduta abbia influito sulla sua preparazione per il Delfinato. L'ex vincitore del Giro d'Italia ha una squadra forte intorno a sé, con atleti del calibro di Jay Hindley e Aleksandr Vlasov, entrambi pronti a prendere i gradi di capitano se qualcosa dovesse andare storto.
ASO/Billy Ceusters
Probabilmente il principale sfidante di Roglič al Delfinato sarà Remco Evenepoel della Soudal-Quick-Step. Anche il belga è stato coinvolto nella caduta al Giro dei Paesi Baschi, rompendosi clavicola e scapola. Tuttavia, sembra aver recuperato in fretta per prepararsi per il Delfinato, avendo fatto registrare degli allenamenti importanti sul suo Strava nelle ultime settimane. Evenepoel ha vinto la Volta ao Alvarve a inizio stagione e ha terminato in seconda posizione la Parigi-Nizza nel mese di marzo, quindi ha chiaramente una condizione solida, ma ci sono ancora dei punti interrogativi sulla sua capacità di performare sulle salite più lunghe; quindi, il Delfinato sarà un grande test per il ventiquattrenne.
ASO/Billy Ceusters
Il vincitore dell'ultima Vuelta a España, Sepp Kuss, si presenterà al via come leader della Visma-Lease a Bike, visto l'incidente di Vingegaard; lo statunitense ha anche buone chance di vittoria in Francia. Finora Kuss ha corso principalmente con un ruolo di supporto in questo 2024, ma si è fatto vedere promettente con ottime performance sulle salite della Volta ao Algave e della Volta Catalunya. Con un'intera squadra a caccia del suo successo, tra cui c'è anche il vincitore della Parigi-Nizza Matteo Jorgenson, Kuss dovrebbe essere fiducioso di poter puntare alla maglia gialla al Delfinato.
Sebbene sia ancora giovane, con i suoi 29 anni, Kuss rappresenta la vecchia guardia dei pretendenti alla classifica generale rispetto a corridori del calibro di Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Carlos Rodríguez (Ineos Grenadiers). Rispettivamente con 21 e 23 anni d'età, entrambi i corridori sono relativamente nuovi all'interno del gruppo, ma si sono fatti un nome come forti pretendenti alla generale. Ayuso ha vinto il Giro dei Paesi Baschi nel mese di aprile e ha chiuso in seconda posizione la Tirreno-Adriatico, preceduto da Jonas Vingegaard. Lo spagnolo ha intorno a sé corridori esperti come Marc Soler e Pavel Sivakov, quindi ha buone chance per il successo.
Zac Williams/SWpix
Rodrìguez ha avuto una stagione altrettanto buona in questo 2024, conquistando il Giro di Romandia nello scorso mese, oltre a chiudere dietro Ayuso al Giro dei Paesi Baschi. La Ineos Grenadiers ha dato prova della sua forza al Giro d'Italia, impressionando con la capacità di correre compatti come squadra da classifica generale, e proveranno a ripetersi al Delfinato. Corridori come Jonathan Castroviejo e Laurens De Plus saranno fondamentali per l'assalto alla generale di Rodrìguez.