Cos'è Supersapiens? La nuova frontiera della conoscenza in materia di performance

Cos'è Supersapiens? La nuova frontiera della conoscenza in materia di performance

Il sistema di gestione dell'energia Supersapiens potrebbe essere il prodotto rivoluzionario del 2021. Esaminiamo perché stelle del ciclismo, running e Formula 1 stanno sfruttando un dispositivo che ha rivoluzionato la vita di chi fa sport convivendo con il diabete...

Performance Photos: Gavin Kaps/ Getty Images/ Noa Arnon Supersapiens Words: James Witts

Il misuratore di potenza SRM, le prolunghe aero Scott, i pedali a sgancio rapido Look: tutte invenzioni che hanno rivoluzionato lo sport che amiamo. Ma quale sarà la prossima invenzione rivoluzionaria? Quale sarà il prossimo prodotto adottato e messo a punto da un ristretta cerchia di praticanti dello sport di alto livello, prima di diffondersi a macchia d'olio tra la massa amatoriale?

Beh, secondo Phil Southerland e secondo un numero crescente di utilizzatori in tutto il mondo, c'è solo una risposta: "Supersapiens della Abbott Libre Sense, è la nuova frontiera nelle prestazioni", ci dice dall'altra parte dell'Atlantico il fondatore dell'azienda, mentre si trova sull’aereo che lo porterà al Tour de France dove raggiungerà le squadre che utilizzano il sistema, tra cui la Ineos-Grenadiers e la Jumbo-Visma. "Prevediamo che la CGM – acronimo in inglese per Monitoraggio Continuo del Glucosio – diventerà importante quanto altre metriche che già ora si utilizzano per affinare la propria attività ciclistica, al pari di frequenza cardiaca e potenza".

Explore Rouleur Performance

A prima vista può sembrare un’esagerazione. Ma scavando un po' più in profondità – andando a fondo come fa il sottile filamento del biosensore che misura i livelli di glucosio interstiziale – ci si rende conto che dietro a Supersapiens non ci sono soltanto slogan creati a tavolino da qualche ufficio marketing. Southerland è una persona molto pragmatica che convive con il diabete di tipo 1 da quando aveva solo sette mesi. Oggi ha 39 anni. Ai suoi genitori fu detto che sarebbe morto o diventato cieco entro i 25 anni. Per fortuna la loro testardaggine e determinazione permisero a Southerland di avere accesso ai più moderni strumenti di monitoraggio della glicemia e alle migliori équipe mediche.

La forza e la fiducia in sé stesso di Southerland crescevano di giorno in giorno. A 12 anni scoprì la bicicletta. Nel 2007 capitanò una squadra di diabetici che non solo vinse quell’edizione della RAAM (la Race Across America, la gara che attraversa gli Stati Uniti da costa a costa no-stop), ma stabilì anche il nuovo record della manifestazione. In seguito Phil e il team hanno collaborato con la Novo Nordisk per creare il Team Novo Nordisk, la prima squadra professionistica composta da ciclisti diabetici, ancora oggi in attività tra le formazioni Professional. Gli slogan rivoluzionari di Southerland nascono dalla sua esperienza diretta, non da un ufficio marketing.

Phil Southerland in allenamento con il Team Novo Nordisk. Photo ©Thomas Maheux

Related – Is a plant-based diet suitable for road cyclists?

Related – Training and heat

"Uso la tecnologia alla base di Supersapiens in una forma o nell'altra da quindici anni e raramente mi porto dietro più di una striscia per il controllo della glicemia", afferma. "In effetti, l'ultima volta che mi sono punto il dito per controllare i miei livelli di glucosio è stato tre mesi fa. Ho incrociato i miei dati CGM con quelli della HbA1C, un esame a cui si sottopongono trimestralmente le persone diabetiche, e sono sovrapponibili. Funziona, e non solo per chi soffre di diabete come me, ma per chiunque pratichi ciclismo”.

(NB: Libre Sense non è un dispositivo medico per il trattamento del diabete ma è destinato al solo uso sportivo).

 Come funziona

Daniel Healey è un fisiologo e nutrizionista sportivo, l’esperto di riferimento di Rouleur Performance. Ha una conoscenza approfondita della CGM e del suo uso nel ciclismo amatoriale. Nel corso delle prossime settimane spiegherà in maniera più approfondita come funziona a livello fisiologico il sistema Supersapiens. Per ora, ecco una spiegazione introduttiva.

È abbastanza semplice: è necessario scaricare l'applicazione (Android o iOS) Supersapiens e quindi inserire il Biosensore Glicemico Abbott Libre Sense Sport nel braccio. Ok, l’idea di inserire un filamento nel proprio corpo, per quanto minuscolo, potrebbe non suonare così piacevole. Anche a noi la cosa preoccupava un po' ma abbiamo provato e non riuscivamo a credere quanto fosse assolutamente impercettibile, anche durante quelle notti di luglio in cui non si riusciva a prendere sonno per il caldo. Il sensore trasmette all'applicazione i livelli di glucosio minuto per minuto, al fine di gestire i livelli di quello che è il carburante per le prestazioni ottimali.

 

Il sistema ha scoperchiato lo scrigno segreto della nutrizione e questo ha attirato importanti investimenti con finanziamenti in fase di avvio che sono arrivati a 13,5 milioni di dollari. Allo stato attuale esistono una miriade di strumenti per misurare altrettante svariatissime metriche di allenamento. Ma per l'alimentazione si è sempre proceduto per tentativi ed errori, per sensazioni. E questo per gli sport di resistenza è un grosso limite, basti pensare che ogni minimo errore in questo campo equivale a un crollo della performance improvviso. Supersapiens promette di colmare questo vuoto fornendo metriche precise sull’alimentazione.

Il sistema è operativo e viene utilizzato a livello mondiale da molte atlete e atleti. Supersapiens in Europa è già disponibile in Austria, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Svizzera e Regno Unito.

"Ma non è una pillola magica", afferma Southerland. “Quello che offre è l'opportunità di imparare, studiare, apportare modifiche alle proprie abitudini alimentare, per dare il meglio di sé nel ciclismo. Servono tempo e dati oggettivi per capirsi. Studio me stesso da 30 anni e certe volte ho ancora delle sorprese durante le uscite. Ecco perché servono almeno un paio di mesi di uso di Supersapiens per vedere come si risponde ai diversi alimenti e alle diverse sessioni, prima di poter fare interventi mirati. Per chiunque pratichi ciclismo, testare cose nuove è la norma, sia che si tratti di watt, di allenamenti ad intervalli diversi per vedere come influenzano la nostra FTP (potenza di soglia funzionale) o di rapporti da usare sulle varie salite. La CGM non fa eccezione”.

 La funzionalità è tutto

L'applicazione è già ora perfettamente utilizzabile, ma lo stesso Southerland precisa che lui e il suo team la stanno sviluppando con l'obbiettivo di semplificarla ulteriormente. "La suddivideremo in tre aree principali. Una è ‘Prime [Prima]’. Dalle quattro alle cinque ore prima dell’uscita. Se è un’uscita di recupero o qualcosa di facile, non è un grosso problema. Ma in quelle in cui ci si vuole davvero concentrare su degli adattamenti specifici e quindi ottenerli, la fase preliminare è fondamentale. Come ci si alimenta nelle 12 a 24 ore prima di un allenamento chiave o una gara è importante? È ancora più importante sapere cosa succede nelle ultime quattro o cinque ore. E ci sono altre considerazioni da fare tra quel momento e la partenza.

Southerland ha creato Team Novo Nordisk, il primo cycling team professionistico per atleti che soffrono di diabete. Photo ©Thomas Maheux

“L'area successiva è ‘Perform [Prestazione]’. Dove trovi il glucosio per ottenere la massima prestazione? Una volta individuati quei numeri che meglio si adattano a te – può trattarsi di mangiare una due o tre fette biscottate con più o meno marmellata a colazione, per esempio – il sistema rielabora la fase Prime e, con un ragionamento a ritroso, trova la strategia migliore per te, quella che ti garantisce di rimanere il più possibile in quella zona di performance.

“L'ultima è ‘Recover [Recupero]’. Abbiamo molti dati che dimostrano che se dopo l'esercizio fisico i livelli di glucosio scendono al di sotto dei 72 mg/dL, il muscolo ha difficoltà ad assorbire il glicogeno al fine del recupero. Sfruttare i dati per l’alimentazione nella fase di recupero cambia tutte le carte in tavola”.

La frequenza più adatta a te

Secondo Southerland, quanto spesso dovresti usare uno strumento CGM come Supersapiens dipende dalla categoria di ciclista in cui rientri. Chi sta cercando di perdere quei 5-10 chili e ha la curiosità di provare potrebbe farlo per un mese ogni trimestre. Osservare, apportare modifiche nutrizionali e osservare di nuovo. E poi c'è chi magari ha una gara importante come l’IRONMAN di Cervia o una gran fondo dura tra tre mesi e sta cercando di saperne di più sul proprio corpo nel processo di avvicinamento. Infine, coloro che hanno un approccio “serio” al ciclismo potrebbero indossarlo tutto l'anno. O chi fa running.

Il keniota Eliud Kipchoge, considerato da molti il più grande atleta di resistenza di tutti i tempi, e l'unico essere umano a correre una maratona sotto le due ore, lo ha utilizzato per tutto il 2021. "È stato incoraggiante il modo in cui Eliud e il suo team hanno lavorato con Supersapiens", afferma Southerland. "Il suo team di preparatori ha esaminato i dati per due mesi prima di condividerli con Eliud. È stato solo allora che hanno iniziato ad apportare modifiche alla sua nutrizione”

Eliud Kipchoge has già sperimentato la Supersapiens technology. Photo ©Naomi Baker/Getty Images

Scopri se la scienza ha fornito il suo contributo sintonizzandoti sulla
maratona olimpica maschile di sabato 7 agosto o sui Gran Premi di Formula 1 visto che la leggenda vivente dell’automobilismo Lewis Hamilton utilizza Supersapiens. Oltre a questi campioni di fama mondiale, dietro le quinte lavora una squadra di esperti nota a chi segue il ciclismo su strada che non è certo da meno.

Investitori di prestigio

"Abbiamo molti investitori di primo piano a bordo", afferma Southerland. "C'è Chip [Hawkins, fondatore di Wahoo Fitness], che è la ragione principale per cui siamo attivi oggi. Non è un semplice investitore, mi dà consigli settimanalmente. Ha fornito un contributo concreto con la Supersapiens Energy Band, un dispositivo da polso che visualizza i dati sul glucosio in tempo reale, sarà sul mercato a breve. Supersapiens sarà presto anche su Wahoo, aggiungendosi a Garmin dove è già disponibile. Insieme, io e Chip, testiamo le nostre prestazioni, ci stiamo allenando per l’IRONMAN di Kona a ottobre".

Anche Chris Froome è un investitore, e Southerland attribuisce un ruolo alla CGM al raggiungimento del peso gara da parte di Froome per il Tour di quest'anno. Quick-Step, diverse squadre francesi, Qhubeka, Anna van der Breggen e, come detto, la Ineos-Grenadiers, Jumbo-Visma stanno utilizzando il sistema. Oltre alla Canyon-SRAM, le cui atlete probabilmente godono di alcuni aggiustamenti su misura, visto che chi gestisce i loro piani nutrizionali, il ricercatore dello sport Asker Jeukendrup, è uno dei cervelli dietro Supersapiens.

Aspetto non di poco conto perché Jeukendrup è considerato il “dio del glucosio”, colui che molti anni fa ha diffuso il verbo del glucosio attraverso il fruttosio dei gel Powerbar che, in teoria, hanno aumentato da 60 a 90 grammi la quantità di zuccheri che si possono metabolizzare per ogni ora di gara. Prima della scoperta, i gel generalmente contenevano solo glucosio così il trasporto intestinale raggiungeva il punto di saturazione a 60 grammi. Oltre insorgevano problemi di stomaco. La ricerca di Jeukendrup ha dimostrato che l'aggiunta alla miscela di fruttosio, che utilizza una tipologia di trasporto a livello intestinale diversa, aumentava la disponibilità dei carboidrati e di conseguenza le prestazioni di resistenza. "Asker ci sta anche aiutando a gestire la nostra Supersapiens University", afferma Southerland. "È una piattaforma che utilizziamo per formare i preparatori su come utilizzare i dati".

Chris Froome è tra gli investitori di Supersapiens. Photo ©Noa Arnon

E questo, lo ammette anche Southerland, dalla nostra esperienza di utilizzo del sistema è fondamentale. I flussi di dati, per quanto interessanti, rimangono fini a sé stessi se non se ne comprende l’utilizzo sul campo. "Lavoriamo costantemente su questo aspetto e diventerà un prodotto ancora più facile da usare con il passare del tempo. Ma, in tutta onestà, i feedback degli utenti ci dicono che si tratta già di un prodotto rivoluzionario”.

Dialogare con UCI

Troppo rivoluzionario per l'UCI, a quanto pare, poiché l'organo di governo globale del ciclismo mondiale ha vietato l'uso di strumenti CGM come Supersapiens in gara, dall'inizio di quest'anno. Pare per il timore di rendere il ciclismo come la Formula 1, o di creare diseguaglianze nelle categorie giovanili. "È nostro compito spiegare il prodotto, far comprendere perché è così importante e quali sono i diversi meccanismi fisiologici in gioco", afferma Southerland.

"La letteratura tramandata dai libri di testo di fisiologia dell'esercizio afferma che un soggetto non diabetico ha il controllo completo sul proprio glucosio, da questo potete capire il perché hanno preso questa decisione", continua. "Ma chiunque soffre dei sintomi del diabete, mentre sta pedalando! Chiunque ha picchi, cali repentini di zuccheri e -cosa più importante - molte persone soffrono di ipoglicemia durante l’uscita. Ciò influisce sulle capacità motorie, sul cervello, sulla capacità di erogare potenza...".

"In gara è possibile misurare la potenza, la frequenza cardiaca e persino la temperatura corporea interna. La CGM è l'unica metrica che è stata vietata. Per ora non possiamo far altro che lavorare con i tecnici di UCI per fargli conoscere bene il sistema. Anzi, sento di dover ringraziare l'UCI perché ci ha concesso di spermentare questo tipo di prodotto con il Team Novo Nordisk per anni, in passato".

Un po' sorprendentemente, le squadre professionistiche possono ancora utilizzare Supersapiens in allenamento, mentre chi pratica ciclismo a livello ricreativo può usarlo in ogni occasione. E gli appassionati lo stanno facendo in numero sempre crescente. “Se non puoi misurarlo, non puoi migliorarlo” è un mantra diffuso tra chi pratica ciclismo su strada.

Il viaggio è tutt'altro che finito per Supersapiens, ma se la pratica si rivelerà all'altezza della teoria, ci aspettiamo che nel prossimo futuro le patch per il monitoraggio del glucosio diventino onnipresenti come lo sono diventate le fasce toraciche dei cardiofrequenzimetri. E potremo vedere balzi in avanti nelle prestazioni di portata storica.

Prodotto in collaborazione con Supersapiens

Traduzione di Giuseppe Gambarini

Performance Photos: Gavin Kaps/ Getty Images/ Noa Arnon Supersapiens Words: James Witts


READ MORE

Max Poole on near misses, learning from the best and why Team DSM-Firmenich PostNL’s structure works

Max Poole on near misses, learning from the best and why Team DSM-Firmenich PostNL’s structure works

The British rider discusses his impressive Grand Tour debut and the work it has taken to get there

Read more
'British Cycling has done everything for me' - Dani Rowe: From a talent ID programme to Olympic gold

'British Cycling has done everything for me' - Dani Rowe: From a talent ID programme to Olympic gold

Speaking after being inducted into the British Cycling Hall of Fame, Rowe tells Rouleur about her journey to the top of the sport

Read more
Will Mark Cavendish return to the Tour de France in 2025?

Will Mark Cavendish return to the Tour de France in 2025?

We know the Manxman well enough now that we should never count him out when it comes to racing

Read more
‘Cycling is my home… but it’s less fun nowadays’: Simon Geschke on 16 years as a professional

‘Cycling is my home… but it’s less fun nowadays’: Simon Geschke on 16 years as a professional

The German rider reflects on how the sport has changed over his career as a pro cyclist

Read more
‘Our budget is 10 times higher’ - Canyon//SRAM manager Ronny Lauke on the changing economics of women’s cycling

‘Our budget is 10 times higher’ - Canyon//SRAM manager Ronny Lauke on the changing economics of women’s cycling

The German team boss on increased salaries, how the Tour de France Femmes avec Zwift has impacted his team and acquiring a new sponsor in...

Read more
‘I hope I’ve inspired the next generation’ - Laura Kenny on a career of Olympic stardom

‘I hope I’ve inspired the next generation’ - Laura Kenny on a career of Olympic stardom

Part of our series of articles on British Cycling's Hall of Fame inductees, Laura Kenny reflects on her career, and how track cycling can keep developing

Read more

MEMBERSHIP

JOIN ROULEUR TODAY

Independent journalism, award winning content, exclusive perks.

Banner Image