Omloop Het Nieuwsblad | Un anno difficile per la SD Worx

Il ritiro di Annemiek van Vleuten alla fine della scorsa stagione è giunto in un momento significativo. Non tanto per Van Vleuten, la quale ha avuto l'onore di concludere la sua carriera in un anno in cui le sue prestazioni sono rimaste al top, e che, raggiunti i 40 anni, ha sicuramente meritato un periodo di riposo dopo una carriera caratterizzata da numerosi attacchi a distanza. Nel mondo del ciclismo, l'assenza di Van Vleuten ha creato un vuoto notevole. Nel gruppo femminile era forse l'unica ciclista che la SD Worx temeva veramente. La sua potenza pura spesso bastava a sfidare la loro superiorità numerica, e al Giro e alla Vuelta, ha contribuito a negare alla SD Worx alcune delle poche corse importanti che non avevano vinto l'anno scorso. Senza di lei, chi rimane a sfidare la loro supremazia nel gruppo?

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L'Omloop Het Nieuwsblad di sabato suggerisce che le previsioni di un dominio totale della SD Worx nel gruppo dopo Van Vleuten potrebbero essere premature. La squadra non è riuscita a controllare la corsa nel suo solito modo, ma è stata costretta a rispondere agli attacchi della Lidl-Trek. Nel finale, dopo la salita del Muur-Kapelmuur, si è addirittura trovata in minoranza rispetto alla Lidl-Trek, che vantava sia Elisa Longo Borghini che Shirin van Anrooij rispetto alla sola rappresentante SD Worx, Lotte Kopecky. Anche quando Kopecky è riuscita a resistere ai loro incessanti attacchi, ha finito per perdere la vittoria nello sprint finale, andando a favore di Marianne Vos (Visma-Lease a Bike).

Quello che rende interessante questa sconfitta è che non è stata causata dall'emergere di una nuova generazione di giovani talenti, ma piuttosto dal ritorno alla forma di atlete più esperte. In particolare, la rimonta di Vos è stata notevole, considerando le sfide che ha affrontato durante il 2023, compreso un infortunio alla gamba sinistra e un intervento chirurgico all'arteria iliaca durante l'inverno. Il suo ritorno alle corse a 36 anni, dopo un intervento chirurgico, è un'impresa notevole, e la sua vittoria alla Omloop è il 18º anno in cui conquista una corsa, oltre a essere il suo primo titolo in questa gara che non aveva mai corso prima. La sua longevità nel ciclismo, in confronto alle carriere di Anna van der Breggen e Annemiek van Vleuten, contribuisce a renderla la più grande di tutti i tempi.

La facilità con cui Vos ha affrontato il pavé suggerisce che è in grande forma, e Kopecky potrebbe essere preoccupata dall'affrontare la Vos in uno sprint nelle prossime gare, considerando che quest'anno potrebbe non essere così sicura di vincere come lo scorso anno.

Marianne Vos di nuovo in forma potrebbe creare notevoli problemi per la SD Worx, ma quest'anno potrebbe dover fare i conti anche con la squadra rivale Lidl-Trek. È stata proprio questa squadra a conquistare la vittoria sabato, guidata da un'altra ciclista che, come Vos, ha lottato con la forma fisica l'anno precedente: Elisa Longo Borghini. Prima di questo fine settimana, l'italiana non era salita sul podio di alcuna corsa da quando aveva vinto una tappa al Giro Donne lo scorso luglio, a causa di cadute e infezioni cutanee. In aggiunta alla positività al Covid, che ha interrotto la sua primavera, spiega perché non sia stata in grado di esprimere il suo potenziale nel corso dell'anno scorso.

Alla Omloop Het Nieuwsblad di sabato, Longo Borghini è apparsa fresca e in gran forma per la prima volta dopo molto tempo. Con aggressività, ha attaccato sulla sezione di pavé di Haaghoek, a circa 35 km dal traguardo. Anche quando è stata ripresa dal ristretto gruppo di Kopecky e Vos, ha continuato a lanciare attacchi, collaborando con la compagna di squadra Lidl-Trek, Van Anrooij, per sfruttare il vantaggio numerico.

Nonostante alla fine non siano riuscite a ottenere il successo, dovendosi accontentare di un terzo e quarto posto dietro a Vos e Kopecky, la Lidl-Trek può trarre incoraggiamento dalle loro prestazioni. È raro vederle superare l'SD Worx in qualsiasi competizione, e questo risultato costituisce una fonte di incoraggiamento, specialmente considerando il ritorno di altri corridori chiave. Oltre a Longo Borghini, Elisa Balsamo sembra riprendersi da un 2023 difficile e segnato dagli infortuni, dimostrando la sua forza con le due vittorie in volata alla Setmana Valenciana e il decimo posto all'Omloop Het Nieuwsblad, una gara che tradizionalmente non la favorisce particolarmente. Lizzie Deignan, pur non essendo al massimo sabato, esprime fiducia nel suo ritorno alla forma migliore dopo una stagione 2023 deludente. La capacità di Van Anrooij di tenere il passo con le principali favorite sulle salite suggerisce che potrebbe continuare a migliorare dopo la sua stagione 2023, e la giovane scalatrice Gaia Realini potrebbe anch'essa mostrare progressi.

In retrospettiva, il prolifico 2023 dell'SD Worx potrebbe essere stato influenzato tanto dai problemi e dalle sfortune delle avversarie quanto dal loro miglioramento. Pur riconoscendo i notevoli successi di Kopecky, Vollering, Lorena Wiebes e Marlen Reusser, è importante non presumere che ripeteranno lo stesso successo quest'anno. Con il ritorno in forma del contingente di Vos e della Lidl-Trek, sembra che la competizione per la stagione 2024 sarà accesa, anche senza la presenza di Annemiek van Vleuten.

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