Testo e foto di: James Startt
Era quasi troppo bello per essere vero. Una gara memorabile per Maximiliano Richeze, il quale non sarà uno dei nomi più famosi da altre parti del mondo, ma qui in Argentina lo è.
Richeze ha trascorso gran parte della sua carriera in Europa come rispettato e incisivo uomo di punta dei velocisti. Ma all'età di 39 anni e senza un contratto per l'anno prossimo tra le squadre del WorldTour, Richeze aveva annunciato che si sarebbe ritirato alla fine della Vuelta San Juan di quest'anno. Il suo desiderio era tornare in patria e correre per la sua squadra nazionale un'ultima volta.
Già vincitore in passato di numerose tappe, Richeze è arrivato alla corsa di quest'anno con la speranza di trovare un'opportunità per uscire di scena in grande stile. E per poco non ci è riuscito oggi, nella terza tappa, iniziata e terminata nel circuito automobilistico di Villicum, fuori San Juan.
Ha risposto immediatamente all’attacco dell'americano Quinn Simmons sull'ultima salita a meno di un chilometro dall’arrivo, dopodiché ha dovuto solo seguire a ruota Simmons. Ma anche il 21enne americano è arrivato in Argentina affamato di vittoria e Richeze non è riuscito a colmare il divario; sono arrivati primo e secondo al traguardo. Con la mano sul cuore mentre camminava sul podio, Richeze era chiaramente commosso dagli applausi del pubblico locale.
"Ho l'amaro in bocca", ha detto Richeze dopo il traguardo, "Sapevo che se avessi preso una buona curva avrei potuto vincere. Ma chi mi ha battuto è un grande corridore. Ho dato tutto quello che avevo e questo mi rende più tranquillo nonostante non abbia vinto”.
Terza posizione per Bennett, quarta per Gaviria e quinta per Giacomo Nizzolo. Nella top ten di giornata anche Daniel Oss, che ha chiuso in nona posizione. In classifica generale resta al comando Sam Bennett con 6 secondi di vantaggio su Jakobsen, 8 su Gaviria e 10 su Giacomo Nizzolo.