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Jojo Harper lavora nel ciclismo da otto anni. È una delle fotografe più apprezzate e ricercate nel mondo del ciclismo professionistico. Dal pullman della squadra ai momenti di corsa fino al traguardo e dopo, il suo lavoro documenta senza filtri il lato umano dello sport.
Per il Tour de France Femmes avec Zwift però, Jojo si è ritrovata dall'altra parte dell'obiettivo, soggetto di questo articolo che racconta la sua vita quotidiana di madre-lavoratrice. Harper è fotografa ufficiale del Team Trek-Segafredo dal 2019 e, sebbene lavori con entrambe le squadre, è con la squadra femminile, con la quale ha cominciato, che si sente maggiormente a suo agio. "Le ragazze si sentono a loro agio con me e mi vedono come una di loro", racconta. "È più facile lavorare con la squadra femminile. Sono una donna, il che fa un'enorme differenza. Posso chiedere a Ina [Teutenberg, direttore sportivo della Trek-Segafredo]: ‘Posso salire sull'autobus?’ o ‘Posso partecipare a una riunione di squadra?’. E lei mi risponde: 'Fai parte della squadra, certo che puoi, non devi chiedere'". Quando l'anno scorso ha deciso di avere un bambino, Jojo sapeva di voler tornare al lavoro presto, subito dopo il parto. La sua ultima gara con la squadra, al settimo mese di gravidanza, è stata la Parigi-Roubaix Femmes inaugurale di ottobre, vinta da Lizzie Deignan della Trek-Segafredo. "Onestamente è stata la giornata di lavoro più bella che abbia mai vissuto", ricorda. "In parte perché era la prima Roubaix in assoluto, è stata storica. E in parte perché la squadra per cui lavoro ha vinto e ho avuto la possibilità di scattare qualsiasi cosa volevo. Dopo la gara mi sono detta: 'Per la prossima Roubaix, voglio essere qui di nuovo".
Ed è esattamente quello che è successo. Sua figlia è nata nel dicembre del 2021 e nell'aprile del 2022 Jojo Harper era di nuovo sul pavé del nord della Francia per la seconda edizione dell'ultima corsa che aveva fotografato prima di diventare mamma. Grazie all'aiuto di suo marito Oliver e al sostegno della squadra, Jojo è riuscita a portare con sé la figlia. Nel velodromo di Roubaix c’è stata un'altra vittoria della Trek-Segafredo, Elisa Longo Borghini ha rilevato lo scettro di una Deignan ora a sua volta in attesa di un bambino.
Lo scopo di Jojo, oltre che continuare a lavorare, è anche quello di dare l'esempio ad altre donne che lavorano nello sport del ciclismo, dominato dagli uomini. “Creare una famiglia e continuare la propria carriera, è possibile”, tiene a precisare. "Quello che voglio trasmettere è l’idea che non è indispensabile fare una scelta. Si può essere madri e continuare a lavorare nel mondo dello sport, volere una famiglia ed essere una donna non deve essere un limite", spiega. "Credo che tutte le squadre dovrebbero prendere esempio da Trek-Segafredo. Tutte le squadre o aziende dovrebbero comportarsi nello stesso modo. Diventando madri ci si sente piuttosto vulnerabili ed è facile perdere il lavoro. Un uomo solo, quasi sempre per chi ti commissiona il lavoro, è un'opzione più facile e più comoda". Pur desiderando che altre donne possano fare come lei e seguire le sue orme, riassume la realtà in modo lapidario: "È fantastico poter fare entrambe le cose, la mamma e la fotografa del WorldTour. Però vi avverto, pensateci bene: è davvero estenuante".
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