La seconda tappa del Giro d'Italia è stata vinta ieri da Tim Merlier di Alpecin-Fenix con una volata in cui ha mostrato tempismo e brillantezza. La squadra belga sta gareggiando nel proprio primo grande giro ma non ha mostrato nessuna soggezione nei confronti dei grandi team, mettendo in campo un ottimo gioco di squadra. Dietro, Giacomo Nizzolo si è dovuto accontentare dell'ennesimo secondo posto. Elia Viviani era terzo, mentre Remco Evenepoel è andato a recuperare due secondi di bonus nello sprint intermedio andando a posizionarsi in classifica generale con lo stesso tempo del il suo compagno di squadra João Almeida.
Percorso
Il profilo della terza tappa del Giro d'Italia
Partenza da Biella, la terza tappa con oltre 2.000 metri di dislivello in programma sarà la più impegnativa di quelle disputate finora. I primi 110 km serviranno eventualmente per far partire qualche fuga.
Il primo sprint intermedio della giornata dove andare a guadagnare qualche secondo sarà al chilometro 114. Qui comincerà la salita più impegnativa della giornata. Il Piancanelli è una salita di 7,5 km con una pendenza media del 4,9%. Si tratta di una salita di terza categoria e quindi Vincenzo Albanese di EOLO-Kometa proverà senz'altro a difendere la sua maglia azzurra. È possibile che qualche velocista puri, a seconda della velocità di salita del gruppo, non riesca a tenere le ruote.
Seguiranno poi due salite di quarta categoria di circa 5 km ciascuna, che offriranno un ulteriore ostacolo per i velocisti superstiti. Probabile BORA-Hansgrohe si metterà in testa a fare l'andatura per Peter Sagan che cercherà di eliminare pericolosi avversari in volata come Caleb Ewan e Dylan Groenewegen.
La salita finale della giornata è lunga solo 2,6 km al 6,8% ma fornisce un trampolino di lancio ideale per chi avrà gambe per attaccare. Da qui mancheranno solo 10 km al traguardo.
Favoriti
UAE ha numerose opzioni per la terza tappa (Image credit: Stuart Franklin/Getty Images)
Il favorito della giornata è Peter Sagan: la tappa sembra disegnata apposta per lui. È improbabile che Caleb Ewan, Dylan Groenewegen o lo stesso Tim Merlier possano resistere a queste salite. BORA deve comunque stare attenta a non affaticare troppo i propri uomini, per evitare sorprese ed allunghi nel finale. Oltre a Sagan c'è anche Emanuel Buchmann, che punta alla classifica generale, da scortare e proteggere.
Giacomo Nizzolo è arrivato secondo nella seconda tappa, è la decima volta che gli succede al Giro d'Italia. "La tappa di domani ha un arrivo forse un po' troppo mosso per me"- ha dichiarato ieri. Forse è solo un po' di pretattica, dato che Giacomo è forse il più forte scalatore tra i velocisti.
Andrea Vendrame ha dimostrato di essere un buon scalatore quando serve e quest'anno è stato quarto nella prima tappa della Tirreno-Adriatico. Le sue capacità in salita ci spingono a credere che se farà parte della volata finale, sarà senz'altro tra i protagonsiti.
Israel Start-Up have a very real chance in the form of Patrick Bevin. Bevin demonstrated his climbing ability at the Tour de Romandie on his way to consecutive podiums. The Kiwi didn’t start stage three at Romandie though, and laboured to 65th in the opening time-trial at the Giro, a discipline he has performed well in before. There are some clear question marks surrounding his form, but if he’s on he has a shot.
Andrea Pasqualon, Davide Cimolai, Simone Consonni e Fabio Felline, oltre al francese Patrick Bevin di Israel Start-Up sono altri corridori che possiedono sia un arrivo in volata veloce che buone gambe per tenere in salita.
Uno sprint finale comunque, è tutt'altro che scontato. La fase di gara più delicata sarà la prima salita, difficile da controllare per BORA se dovessero iniziare attacchi di più squadre.
Tra i potenziali attaccanti, per Davide Formolo potrebbe essere una buona occasione. Diego Ulissi è un lottatore che in genere da il meglio nella seconda settimana, non ha mai mancato gli appuntamenti importanti al Giro.
Pronostico
Tenendo conto degli ultimi 80 km della tappa e dell'incognita velocità, è difficile fare previsioni. Sarà gravoso per il gruppo controllare la corsa, soprattutto se BORA sarà costretta ad accollarsi tutto il lavoro. Noi scegliamo di puntare su un "outsider", parliamo del belga Quinten Hermans. Il finale incerto si adatta alle caratteristiche di questo 25enne, il diciassettesimo posto nella tappa di ieri ci fa pensare che la gamba è buona. Diversi scenari si adattano a Hermans: è in grado di vincere da solo o da uno sprint ridotto.
Potremmo dire Peter Sagan senza rischiare niente, ma dove sarebbe il divertimento?
(Cover image: Alex Broadway/SWpix)