Giro 2023 | Anteprima Tappa 16 | Sabbio Chiese - Monte Bondone

I corridori dovranno affrontare quattro salite classificate prima di arrivare ai piedi del minaccioso Monte Bondone.

Distanza: 203 km
Luogo di partenza: Sabbio Chiese
Luogo di arrivo: Monte Bondone
Orario di partenza: 10:50 CEST
Orario di arrivo (circa): 17:15 CEST

La prima volta che Giro d'Italia passò dal Monte Bondone fu nel 1956. Il leggendario scalatore lussemburghese Charlie Gaul sembrava essere fuori dalla corsa per la maglia rosa a quell'epoca. Si trovava al 24° posto in classifica generale, con oltre un quarto d'ora di ritardo dal leader Pasquale Fornara e, con due sole tappe pianeggianti ancora da percorrere, la vittoria assoluta sembrava fuori portata. Ma durante la notte ci fu una tempesta di neve. Fu cosí che si crearono le premesse per una delle tappe più spettacolari e per una delle più grandi rimonte di tutti i tempi nella storia del ciclismo.

La tappa passò alla storia come una delle più tremende della storia del ciclismo. La bufera di neve e la temperatura provocarono una carneficina nel gruppo, con metà del gruppo che abbandonò la corsa, tra cui il grande rivale di Gaul per le scalate Federico Bahamontes e Fornara in maglia rosa. Eccellere in condizioni climatiche così difficili era parte di ciò che rendeva Gaul una figura così mitica, e mentre alcuni semplicemente non riuscivano a proseguire, addirittura collassando per il freddo, Gaul fu in grado di cavarsela, trascinandosi sul Monte Bondone per vincere la tappa con 1,6 km di vantaggio e rivendicare la maglia rosa.

Tali condizioni meteorologiche estreme avrebbero ovviamente causato l'annullamento della tappa secondo il protocollo del ciclismo moderno, ma il Monte Bondone è comunque una prova temibile, qualsiasi sia la condizione atmosferica. È la montagna più alta delle Prealpi Granda ed è conosciuta come la Montagna di Trento per il modo in cui sovrasta la città.

Profilo della tappa 16 reperito dal sito del Giro d'Italia 

Il Monte Bondone ospiterà oggi un arrivo di tappa del Giro d'Italia per la quarta volta da quella leggendaria giornata del 1956 e per la prima volta dal 2006. In quell'occasione, Ivan Basso attaccò a metà salita in maglia rosa, mettendosi in una posizione ancora più dominante e vincendo la tappa con 1-26 di vantaggio su Gilberto Simoni, secondo, e 1-37 sul suo più vicino rivale in classifica generale, José Enrique Gutiérrez.

Ad Ivan fu possibile guadagnare così tanto tempo perché la salita qui è molto lunga e questa volta, affrontata dal lato orientale della strada di Aldeno, i corridori trascorreranno un totale di 21 km in salita, con la seconda metà ad una pendenza dell'8,2% che di certo non perdonerà.

Sarà sicuramente una delle prove più importanti della corsa, a maggior ragione considerando tutte le salite che la precedono. Sebbene il Monte Bondone, con i suoi 1.632 metri di altezza, sia la più difficile delle cinque vette affrontate, ognuna di esse rappresenta una prova a sé stante. La prima salita di 12,7 km del Passo di Santa Barbara è stata classificata di categoria uno per la sua ripida pendenza media di oltre l'8%, e il Passo Bordala di categoria tre segue quasi immediatamente con solo una brevissima discesa in cui si può tirare il fiato. Seguono le successive salite di categoria due di Matassone e Serrada, che dovrebbero garantire che i corridori siano già esausti ancor prima di arrivare ai piedi del minaccioso Monte Bondone.

I favoriti in gara

Come di consueto per le tappe di montagna dei Grandi Giri, la battaglia per la vittoria sarà tra coloro che attaccheranno all'inizio della corsa in cerca di qualche opportunità e quelli che cercheranno di guadagnare tempo in termini di classifica generale. Poiché questa tappa inizia in pianura, è possibile che qualsiasi fuga si crei non sia composta dai migliori scalatori del gruppo. Potrebbe essere composta da corridori che soffriranno in montagna e verranno ripresi dai pretendenti alla classifica generale.

In questo caso, Primož Roglič della Jumbo-Visma sarà un corridore chiave da tenere d'occhio. Lo sloveno è uno scalatore di talento e ha anche un'impressionante velocità di arrivo che sarà un vantaggio se oggi arriverà al traguardo in un piccolo gruppo. L'ex maglia rosa Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) sarà un ostacolo fondamentale tra Roglič e la vittoria di tappa, ma il gallese è in forma smagliante in questa corsa. Dopo aver ceduto la maglia rosa nella 14ª tappa, Thomas dovrebbe aver avuto una giornata molto più facile nella 15ª tappa e nel giorno di riposo (non avrà dovuto fare presentazioni sul podio o tante interviste), il che potrebbe fare la differenza oggi in montagna.

 

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João Almeida (UAE Team Emirates) è un altro corridore in lizza oggi nel gruppo della classifica generale. Attualmente si trova al quarto posto in classifica generale e potrebbe tentare qualcosa oggi se ritiene di avere la forma per farlo. Non abbiamo ancora visto corridori del calibro di Roglič, Thomas e Almeida darsi veramente battaglia su un arrivo in salita, quindi la tappa 16 sarà un vero indicatore di chi potrebbe vincere questa edizione del Giro d'Italia. Hugh Carthy di EF Education-EasyPost è un altro corridore adatto a queste dure e lunghe salite, così come Damiano Caruso di Bahrain-Victorious.

Thibaut Pinot della Groupama-FDJ è sembrato desideroso di vincere una tappa di questa corsa nella tredicesima tappa, quando si è dato un gran da fare per poi arrivare secondo posto; al francese potrebbe essere data la possibilità di provarci di nuovo domani. Al momento, però, ha in squadra la maglia rosa Bruno Armirail, quindi Pinot potrebbe avere il compito di proteggere la maglia rosa al meglio delle sue possibilità. Jack Haig è un'altra carta che la Bahrain-Victorious potrebbe giocare: lo scalatore australiano non ha ottenuto risultati eccezionali finora in questo Giro d'Italia, ma potrebbe essere in forma per questa ultima settimana.

Lennard Kämna della Bora-Hansgrohe potrebbe cogliere l'opportunità di una vittoria di tappa se Thomas e Roglič si guarderanno a vicenda e lo stesso vale per Lorenzo Fortunato della Eolo-Kometa. Andreas Leknessund del Team DSM ha avuto un debutto impressionante al Giro quest'anno, indossando la maglia rosa all'inizio della corsa. Se riuscirà ad attaccare quando gli altri corridori si guarderanno a vicenda, Leknessund potrebbe avere una chance oggi, così come Eddie Dunbar della Jayco-Alula.

Pronostico


Pensiamo che Primož Roglič si aggiudicherà la vittoria nella 16a tappa del Giro d'Italia. Finora ha corso in modo conservativo e si è risparmiato per le dure montagne dell'ultima settimana. Questa tappa è la prima occasione per mostrare di che pasta è fatto.

 

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