Testo: Alessandra Bucci
Foto: Getty Images
La norma è che all'appuntamento con la Liegi-Bastogne-Liegi il tempo sia particolarmente inclemente: nebbia, freddo e pioggia a dirotto. L'edizione femminile di quest'anno ha visto tante nuvole e due lampi di nome Longo Borghini e Vollerin.
Nel gruppo di testa, Demi Vollering partiva come super favorita ma in diversi momenti della giornata abbiamo avuto la sensazione che la gara potesse sfuggirle di mano.
Sulla salita di Boncelles, a 11 km dall'arrivo, Demi Vollering ha attaccato e, proprio come aveva fatto in precedenza sulla Roche-aux-Faucons, è riuscita a staccare tutte le altre, tutte tranne Elisa Longo Borghini. Le due hanno allungato sul piccolo gruppetto che si era formato in testa al gruppo e a quel punto tutti noi a casa abbiamo pensato “Ecco il duello che stavamo aspettando!”
L’atleta della Trek-Segafredo, più esplosiva e coraggiosa che mai, si è alternata con l'atleta della SD Worx in testa, entrambe tenendo il passo di gara cosí sostenuto da distaccare ben presto le altre all’inseguimento di ben 20 secondi.
Un'Elisa scatenata, che anche sapendo di doversela giocare in volata con Demi e consapevole delle sue carte, non ha temuto di lanciare l'attacco finale. A pochi chilometri dall'arrivo le due hanno rallentato, si sono studiate, si sono guardate, come due gatti prima di sferrare il colpo decisivo. Alla fine è stata Demi Vollering a prevalere, ma che spettacolo!
“Devo dire grazie a tutta la squadra, oggi hanno lavorato alla grande. Siamo riusciti a fare la tattica che volevamo, mi hanno portata bene sotto alla Roche con una decina di secondi, mi sono serviti perché non ho ancora il giusto scatto. Me la sono giocata con Vollering, sapevo che era più veloce, ma ora anche io mi gioco le mie carte in volata e la voglio battere” - ha dichiarato Elisa Longo Borghini a fine gara.
Una fenomenale Demi Vollering che si porta a casa la terza vittoria della settimana e riscrive ancora una volta la storia del ciclismo femminile, sulla scia della grande Anna Van Der Breggen.
In lacrime (ma di gioia) Demi Vollering ha giustamente commentato: “È un sogno che diventa realtà”.
Il ciclismo femminile c’è e si vede, soprattutto quello italiano. Nella primavera delle classiche che qui oggi si conclude, le atlete italiane sono quasi sempre riuscite a salire sul podio. Basti a pensare, oltre al bellissimo secondo posto di oggi, al terzo posto di Elisa Longo Borghini al Giro delle Fiandre, il magnifico terzo posto di Gaia Realini mercoledí alla Freccia Vallone e il primo posto al Trofeo Oro in Euro, per non dimenticare l’incredibile primo posto di Silvia Persico alla Freccia del Bramante e il secondo posto di Katia Ragusa alla Paris Roubaix Femmes.
Si dice che la forza della primavera non sarebbe niente se non avesse dormito l'inverno. Il percorso del WorldTour femminile, nel pieno del suo vigore, riparte tra due settimane con la Vuelta a España Femenina, la prima dell'inizio delle corse a tappe. Aspettiamoci un altro capitolo di grande spettacolo.