La strada verso Roma: cosa aspettarsi dalla settimana conclusiva del Giro d'Italia 2024

La strada verso Roma: cosa aspettarsi dalla settimana conclusiva del Giro d'Italia 2024

Tadej Pogačar è senza dubbio il protagonista principale del Giro d'Italia 2024, ma la terza settimana, per molti corridori, riserva ancora delle opportunità per cercare la gloria prima di arrivare a Roma.

Autore: Stephen Puddicombe_ Immagini: Zac Williams / Swpix.com

Mentre il gruppo approfitta del giorno di riposo per recuperare da un'altra durissima settimana del Giro d'Italia, praticamente tutti i corridori che non sono Tadej Pogačar stanno guardando all'ultima settimana chiedendosi: come possiamo racimolare qualcosa in questa corsa se lo sloveno continua a correre cosí?

Questo Giro è stato la "Pogalisse", una dimostrazione di dominio assoluto da parte di un atleta che ha messo ai margini tutti gli altri corridori come se fossero semplici comparse in un trionfo della sua brillantezza. Non solo ha trasformato la corsa alla maglia rosa in una processione, costruendo già un vantaggio inarrivabile di 6'41" che probabilmente diventerà ancora più ampio, ma ha anche cercato le vittorie di tappa con una fame insaziabile, andando a caccia delle fughe e attaccando costantemente per raccogliere già quattro vittorie. Sta anche comandando la classifica degli scalatori, e con un margine che sarà difficile da superare per chiunque.

 

Durante l'ultima settimana del Grande Giro, i corridori più forti dovranno mettere in atto strategie precise per rendere questa competizione un successo. Per Geraint Thomas la situazione è particolarmente difficile. Fin dall'inizio ha dichiarato di voler vincere, rifiutando di accontentarsi del secondo posto dietro allo sloveno. Tuttavia, un secondo posto sembra il posizionamento più plausibile al momento. La realtà della vicenda è che questo è sicuramente il miglior finale in cui potrebbe sperare, a meno che non succeda qualche disastro a Pogačar. Forse cercare delle vittorie di tappa mantenendo il secondo gradino potrebbe essere un'alternativa? Finora questa è stata una strategia di successo per la Ineos Grenadiers, con Jhonatan Narváez e Filippo Ganna come unici ad aver costretto Pogačar ad accontentarsi del podio mentre loro si prendevano la gloria di tappa, rispettivamente nella prima frazione e nella seconda prova contro il tempo. In questo caso però, Thomas si trova in una situazione un po' stretta, perché non gli sarà permesso di andare in fuga e al tempo stesso sembra improbabile che riesca a staccare o a battere Pogačar nelle volate.

Se qualcuno oltre all’atleta della UAE Team Emirates riuscirà ad aggiudicarsi una vittoria nelle tappe di montagna di questa settimana, sarà probabilmente il risultato di una fuga iniziale. Dunque, a poter sfruttare un’opportunità, saranno gli scalatori che si trovano nelle posizioni più lontane in classifica, specialmente coloro i quali hanno perso del tempo nelle prove a cronometro. Ci sono molti corridori, attualmente collocati tra la settima e la dodicesima posizione, che potrebbero avere più libertà di attaccare rispetto agli atleti che si trovano più in alto nella Generale, visto che sono tutti a più di dieci minuti dalla maglia rosa. Nel caso di Romain Bardet (settimo a 10'49"), Filippo Zana (ottavo a 11'11"), Lorenzo Fortunato (undicesimo a 14'14") e Michael Storer (dodicesimo a 16'28"), tentare questo approccio potrebbe essere particolarmente importante per le rispettive Dsm-Firmenich PostNL, Jayco-Alula, Astana e Tudor, poiché tutte a secco di vittorie; Einer Rubio (nono a 12'13") e Jan Hirt (decimo a 13'11") hanno almeno la sicurezza che le loro squadre ne hanno già ottenuta una.

Per i corridori nella parte più calda della classifica, assicurarsi un posto più in alto possibile sarà prioritario. Mentre Thomas ha già molti podi nei Grandi Giri, per Dani Martínez (Bora-Hansgrohe), un risultato del genere sarebbe il primo in carriera, rappresentando così un finale degno di nota, anche se non riuscisse ad avvicinarsi a Pogačar o a ottenere una vittoria di tappa. Il colombiano è quel tipo di corridore che ha bisogno di un risultato del genere nel suo palmarès, avendo ottenuto ottimi risultati nelle brevi corse a tappe, ma senza riuscire a ripetersi nei Grandi Giri, sarà impaziente di dimostrare che può tenere il passo nell'ultima settimana. Il suo obiettivo sarà provare di poter reggere il confronto e, magari, aggiudicarsi un posto sul podio. Al momento si trova in una lotta serrata con Thomas, separato da soli 15", quindi, sulla carta, anche il secondo posto è ancora possibile.

Tuttavia, riuscirci sarà tutt'altro che semplice, e dietro Martínez nella Generale c'è un gruppo di corridori che spera di scalzarlo dalla posizione in cui si trova adesso. Ben O'Connor (Decathlon AG2R La Mondiale) è il rivale più pericoloso, quarto a soli 47" di distacco, ed è sembrato anche in ottima forma. Anche lui non è mai riuscito a salire sul podio di un Grande Giro, nonostante ci sia andato vicino al Tour de France del 2021, chiudendo quarto, e quindi questo sarà il suo obiettivo principale per il resto della Corsa Rosa. Anche se ieri è stato staccato da Martínez e Thomas vicino alla vetta a Livigno, sembra ancora in grado di competere con entrambi in montagna. Questo fa presagire una gara molto combattuta tra loro nell'ultima settimana.

Una classifica che Pogačar sicuramente non potrà aggiudicarsi è quella dei giovani, poiché ha ormai compiuto 25 anni. Questo apre la strada al duello tra Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) e Thymen Arensman (Ineos Grenadiers). Tiberi era in pole position, ma sembra più vulnerabile dopo essersi staccato ieri e aver permesso ad Arensman di avvicinarsi a soli 19" da lui. Adesso tutto dipenderà da come questi corridori relativamente inesperti gestiranno la terza settimana. La storia suggerisce che Arensman è ben capace di farlo, considerando la sua crescita in gara e il fatto che in passato ha dimostrato di migliorare nelle fasi avanzate della competizione. Un podio nella classifica generale non è ancora da escludere per uno dei due, dato che si trovano a soli tre minuti da Martínez, e il Giro d'Italia solitamente subisce grandi cambiamenti sulle difficili montagne dell'ultima settimana.

Oltre ai corridori di classifica, ci saranno una serie di scalatori che tenteranno la fortuna con delle fughe nelle tappe di montagna. I corridori da Classiche ci proveranno nella tappa intermedia di venerdì, specialmente quelli di molte squadre che ancora non hanno vinto: la Ef Education-EasyPost e la Alpecin-Deceuninck ci hanno provato con particolare insistenza, ma senza successo e dunque possiamo aspettarci che continueranno a tentare su questa strada.

Infine, ci saranno probabilmente una o due tappe in palio in cui Pogačar non potrà competere: le volate di gruppo. La nemesi di questi velocisti è stata Jonathan Milan (Lidl-Trek) piuttosto che lo sloveno, e Milan è parso intoccabile, essendo l'unico altro corridore ad aver registrato più di una vittoria di tappa. Milan vorrà superare le montagne e assicurarsi la maglia ciclamino, puntando a trasformare il suo già cospicuo bottino di tre vittorie in un trionfo ancora più imponente. Finora il Giro d'Italia è stato dominato da Tadej Pogačar, ma in questa ultima settimana ci saranno molte occasioni per altri corridori, come Milan e molti altri, di rubare la scena.

 

Autore: Stephen Puddicombe_ Immagini: Zac Williams / Swpix.com


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