Giro delle Fiandre - gara femminile | Elisa Longo Borghini ci regala un'altra lezione di masterclass

In questa campagna fiamminga di classiche, tutti i discorsi si sono concentrati sulle due super-squadre, SD Worx-Protime e Lidl-Trek, e su quale delle due avrebbe avuto la meglio sull'altra nella gara climatica del Giro delle Fiandre. Entrambe le squadre hanno dominato le classiche del pavé che precedono l'odierna Ronde, vincendole praticamente tutte, e anche nelle rare occasioni in cui entrambe hanno perso contro un'altra squadra, hanno comunque dominato il processo e plasmato il modo in cui la corsa si è svolta grazie alla superiorità numerica. Fin dal Trofeo Binda, la squadra americana aveva iniziato a mostrare un approccio tattico che si è delineato nelle ultime competizioni, una strategia che abbiamo visto riproposta nella Brugge-De Panne, con un'altra vittoria di Balsamo e ora nel Giro delle Fiandre, dove Elisa Longo Borghini è stata incoronata regina della De Ronde per la seconda volta.

Il successo è stato ottenuto grazie alla collaborazione di squadra. In una gara difficile e frammentata, con pioggia e fango, Longo Borghini ha potuto beneficiare del lavoro della sua compagna di squadra Shirin Van Anrooij, la quale ha seguito una tattica impeccabile. Quando, a 21 km dal traguardo, l'olandese è riuscita a raggiungere il gruppo di testa, ha sfruttato l'inerzia per lanciarsi in solitaria e seminare confusione prima dell'ultima salita dell'Oude Kwaremont, la penultima difficoltà della giornata sotto forma di muro di pietra.

E mentre Van Anrooij proseguiva la sua solitaria cavalcata senza voltarsi indietro, nel gruppo delle favorite, distante appena 20 secondi, iniziava la via crucis definitiva per la SD Workx, che neanche una domenica di Pasqua avrebbe potuto evitare: Lorena Wiebes cedeva, Lotte Kopecky lottava per trovare respiro sotto la pioggia battente, e Demi Vollering si arrendeva all'evidenza. Nessuno risparmiava la SD Workx. Il Paterberg, noto per la sua pendenza insidiosa e per il terreno scivoloso, aggravava ulteriormente la situazione già precaria, e sul tratto al 18%, Kasia Niewiadoma e Longo Borghini riuscivano a guadagnare qualche metro, cambiando le carte in tavola: ora era la Lidl-Trek la squadra da battere. "La bici ha perso aderenza sul Paterberg, ma questo inverno ho fatto molta mountain bike per migliorare su questo aspetto", ha commentato Longo Borghini prima del podio.

"Che gara incredibile," ha esclamato Longo Borghini mentre abbracciava Van Anrooij dopo essere giunta prima al traguardo. "Sembra che io riesca a correre bene sotto la pioggia, anche se non è esattamente di mio gradimento," ha scherzato qualche minuto dopo, durante un'intervista televisiva: "Essere prime e terze significa che come squadra abbiamo corso in modo eccezionale".

La Lidl-Trek è riuscita a riprendersi dalle difficoltà del passato e a mettere a segno un altro colpo da maestro. Ma come ha fatto a vincere? In particolare, considerando l'abbandono di Deignan e le fatali cadute di Lucinda Brand ed Elisa Balsamo, Van Anrooij ha scavato a fondo dopo il Koppenberg per rimanere in gara. Dopo aver superato la salita, ha fatto parte di un gruppo di inseguitrici guidato dalla coppia SD Worx composta da Kopecky e Vollering. Anche quando Vollering l'ha abbandonata dopo il Kruisberg, non ha perso le speranze.

Con il senno di poi, il momento in cui Van Anrooij si è riunita al gruppo di testa potrebbe essere stato il punto di svolta dell'intera corsa, grazie a una decisione tattica ispirata dell'olandese. Invece di rimanere indietro nel gruppo per riprendersi, come avevano fatto i due corridori della SD Worx-Protime, ha sfruttato lo slancio dall'inseguimento per avanzare direttamente verso di loro, cogliendo tutte di sorpresa. Solo Swinkels ha tentato di seguirla, ma non è mai riuscita a seguire la scia della sua ruota, lasciando Van Anrooij sola e libera. Nonostante la caduta sul Koppenberg, Van Anrooij è rimasta in testa alla corsa e in cima al Kwaremont aveva un vantaggio considerevole di 20 secondi.

Tutto ciò ha consentito alla Lidl-Trek di iniziare a giocare la carta del vantaggio numerico, che tanto ha premiato la squadra questa primavera. Per Longo Borghini, questa vittoria può essere aggiunta al precedente titolo al Giro delle Fiandre del 2015 e al trionfo alla Parigi-Roubaix di due anni fa come i migliori risultati della sua brillante carriera, confermando il suo status di una delle migliori atlete della sua generazione.

Per la Lidl-Trek, si è trattato di un'altra dimostrazione di un brillante lavoro di squadra, che ha portato alla vittoria più attesa dopo una campagna primaverile in cui ha lanciato una vera e propria sfida alla SD Worx-Protime. Se non era già chiaro che avevano colmato il divario con l'ex migliore squadra al mondo, ora lo è sicuramente.

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