Giro delle Fiandre: anteprima, percorso e favoriti

Colline, acciottolato e l'atmosfera unica delle Fiandre. La 107ª edizione del Giro delle Fiandre mantiene intatta la sua personalità: il percorso, intorno a Ourdenaarde e l'Oude Kwaremont e il Paterberg, rimangono gli elementi decisivi. Tutti gli ingredienti per una battaglia stellare tra Mathieu van der Poel, Wout van Aert e Tadej Pogacar.

Il fiore all'occhiello delle Fiandre, la seconda Classica Monumento dell'anno e la corsa più prestigiosa delle classiche di primavera belghe: il Giro delle Fiandre. Una corsa radicata nella cultura popolare della società belga, con un'atmosfera "flandrien" unica e che questa domenica, 2 aprile, si terrà per la 107ª volta nei suoi 110 anni di storia. Le strade strette, i sentieri asfaltati e i muurs si riempiranno ancora una volta del colore e del respiro riconoscibile del pubblico fiammingo.

Il Giro delle Fiandre, o De Ronde van Vlaanderen nella lingua locale, fu creato nel 1913 da Leon van den Haute e Karel van Wijnendaele, due giovani giornalisti e membri fondatori del giornale SportWereld. Da allora, solo tra il 1915 e il 1918, a causa della Prima Guerra Mondiale, i ciclisti non poterono godere del passaggio costante dei ciclisti sulle colline costantemente acciottolate delle Fiandre Orientali.

Pochi di questi corridori hanno l'onore di aver vinto più di una volta, ma solo sei hanno vinto tre volte: Achiel Buysse (1940, 1941 e 1943), Fiorenzo Magni (1949, 1950 e 1951), Eric Leman (1970, 1972 e 1973), Johan Museeuw (1993, 1995 e 1998), Tom Boonen (2005, 2006 e 2012) e Fabian Cancellara (2010, 2013 e 2014).

Il rapporto tra il Giro delle Fiandre e il Belgio è indissolubile. Una passione per la corsa che fa parte della cultura ciclistica e che si trasmette dal pubblico ai corridori. Nelle 106 edizioni della sua storia, un belga ha vinto la "De Ronde" 69 volte. Il primo è stato Paul Denman di Automoto-Continental nell'edizione inaugurale. Tuttavia, solo uno - Phillippe Gilbert nel 2017, in solitaria con la maglia di campione nazionale belga - ha vinto nell'ultimo decennio. E non c'è niente che piaccia di più al Paese ospitante di un vincitore locale.

Wout Van Aert ha vinto una bella E3 Saxo Bank Classic segnata dagli attacchi di Mathieu van der Poel e Tadej Pogačar (Foto: Getty Images).

In questo senso, Wout van Aert sembra essere il ciclista giusto per riconquistare il trono belga nelle Fiandre. E anche quello fiammingo, visto che l'ultima vittoria di un ciclista della regione è stata quella di Tom Boonen nel 2012. Tuttavia, sia Mathieu van der Poel, recente vincitore della Milano-Sanremo, sia Tadej Pogačar cercheranno di spezzare il dominio della squadra Jumbo-Visma. L'olandese cercherà la sua terza vittoria alla De Ronde, dopo i trionfi del 2020 e del 2022, lo sloveno di vincere la sua quarta Monument e di far emergere il suo palmares nelle classiche fiamminghe. L'ultima E3 Saxo Bank Classic è stata un'anticipazione della battaglia a tre che presumibilmente si vedrà al Giro delle Fiandre 2023.

Percorso del Giro delle Fiandre 2023

Storicamente, il Giro delle Fiandre ha cambiato il luogo di partenza e di arrivo in numerose occasioni. Negli ultimi sei anni, dal 2017, la città di Anversa si è affermata come punto di partenza della "De Ronde". Tuttavia, in questo 2023 la partenza torna a Bruges, che ha ospitato la partenza della corsa fiamminga ininterrottamente tra il 1998 e il 2016. La capitale delle Fiandre Occidentali, il cui centro storico medievale è Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, sarà il punto di partenza di un percorso di 273,4 km sulle caratteristiche colline fiamminghe acciottolate sulla strada per Oudenaarde.

I primi chilometri del percorso sono completamente pianeggianti e si snodano attraverso le Fiandre occidentali, passando per diversi comuni come Tielt, Izegem e le riconoscibili Kuurne e Harelbeke. Un percorso dove inizierà a formarsi la prima fuga della giornata e dove i corridori aggiungeranno chilometri alle loro gambe prima di entrare finalmente nelle Fiandre Orientali attraverso Deinze. Solo al chilometro 109 si affronterà il primo tratto in pavé, l'Huisepontweg, mentre la prima salita della giornata, il Korte Ast, arriverà poco dopo. Un piccolo aperitivo.

Quando si avvicineranno alla metà della corsa, si avvicineranno anche all'emblematico Oude Kwaremont per la prima volta, dove il caloroso e appassionato pubblico belga si riverserà ancora una volta ai bordi della strada. Un sostegno incondizionato che incoraggerà i ciclisti sui 2.200 metri - di cui 1.500 di pavé - di salita con una pendenza media del 4,8% e pendenze massime superiori all'11% nella parte centrale. Una delle salite più popolari e quella su cui si basa gran parte del percorso, con fino a tre passaggi, che è stata decisiva in cinque delle ultime sei edizioni della 'De Ronde'.

La prima salita dell'Oude Kwaremont lascerà il posto al riconoscibile percorso intorno a Oudenaarde, con il ritorno dell'Eikenberg (1,2 km al 5%) dopo il mancato passaggio nella precedente edizione. Rimangono quindi intatti gli elementi identificativi del Giro delle Fiandre, come i tre settori in pavé di Holleweg, Kerkgate e Jagerij, tra i quali è intervallata la salita del Wolvenberg, con pendenze che raggiungono il 17% sui suoi 645 metri di lunghezza.

Questo tratto conduce ai successivi 30 chilometri, già all'interno degli ultimi 100 km di gara, in cui si trovano diverse salite come Berendries, Valkenberg o Berg Ten Houte, con pendenze che raggiungono un massimo del 21%. Si tratta di un tratto molto logorante e con possibili spostamenti prima del secondo passaggio sull'Oude Kwaremont, questa volta accompagnato dalla prima salita in pavé del Paterberg (360 m al 12,9%) a 51 km dall'arrivo.

Da quel punto si apre una serie di colline acciottolate come il Koppenberg (600 m con punte massime del 22%), il Taainberg o il Kruisberg a cui vanno ad intrecciarsi le strade larghe su cui solitamente si seleziona il gruppo che lotterà per la vittoria. Un tratto che ricondurrà i corridori alla catena cruciale dell'Oude Kwaremont e del Paterberg. Il culmine del Giro delle Fiandre, dove si verificano gli ultimi attacchi sempre decisivi prima degli eterni 13 chilometri che portano al traguardo nella città di Oudenaarde.

Sezioni e prospetti in ciottolato

Nome della quota o del settore Lunghezza (ciottoli) Percentuale (max) Distanza dal traguardo
1. Huisepontweg 1.500 m a 164,4 km
2. Korten Ast 500 m 4% (9,6%) a 158,7 km
3. Oude Kwaremont 2.200 m (1.500 m) 4,8% (11,6%) a 136,6 km
4. Kortekeer  1.000 m 6,2% (11%) a 126,1 km
5. Eikenberg 1.200 m (800 m) 5% (10,6%) a 118,4 km
6. Holleweg 1.500 m a 116,9 km
7. Wolvenberg
645 m
7,9% (17,3%)
a 114,3 km
8. Kerkgate 1.400 m a 110,7 km 
9. Jaregij 800 m a 108,1 km
10. Molenberg 460 m (300 m) 7% (11,2%) a 101,8 km
11. Marlboroughstraat 2040 m  3% (7%) a 97,9 km
12. Berendries 940 m 7% (12,3%) a 93,8 km
13. Valkenberg 840 m 8,1% (12,8%) a 88,5 km
14. Berg Ten Houte 1.100 m 6% (21%) a 76 km
15. Kanarieberg 1.000 m 7,7 % (14%) a 70,5 km
16. Oude Kwaremont 2.200 m (1.500 m) 4,8% (11,6%) a 54,6 km
17. Paterberg 360 m 12,9% (20,3%) a 51,1 km
18. Koppenberg 600 m 11,6% (22%) a 44,6 km
19. Mariaborrestraat 400 m a 40,6 km
20. Steenbeekdries 1.100 m 3,1% (7,6%) a 39,2 km
21. Stationsberg 700 m a 38,7 km
22. Taaienberg 530 m (500 m) 6,6% (15,8%) a 36,8 km
23. Kruisberg/Koton 2.500 m (400 m) 5% (9%) a 26,5 km
24. Oude Kwaremont 2.200 m (1.500 m) 4,8% (11,6%) a 16,7 km
25. Paterberg 360 m 12,9% (20,3%) a 13,3 km

I Favoriti

Mathieu van der Poel

Nessun corridore può affermare di avere un pedigree del Giro delle Fiandre così forte come Van der Poel. Non solo è il campione in carica, ma è stato il protagonista principale di tutti e tre gli ultimi Giri delle Fiandre, ottenendo per poco il secondo posto nel 2021, e avendo la meglio su Wout van Aert in un altro sprint a due che l'ha portato a vincere l'edizione 2020.

Mathieu van der PoelLe due vittorie di Van der Poel lo rendono il favorito per il Giro delle Fiandre (Zac Williams/SWPix)

Ha ridotto al minimo le corse questa primavera, ma è stato al top della forma nelle sue due ultime apparizioni, vincendo la terza Classica Monumento della sua carriera, la Milano-Sanremo, e arrivando secondo all'E3 Saxo Bank Classic.

La sua tattica in quest'ultima gara, é stata attaccare presto e in modo risoluto per mettere fuori gioco i compagni di squadra Jumbo-Visma e trasformare la gara in una semplice gara a tre tra lui, Van Aert e Pogačar; potrebbe benissimo essere un modello per la de Ronde, anche se nell'ultima occasione, alla E3 Saxo, ha perso nello sprint culminante. Gli atleti della Jumbo-Visma sono stati imbattibili sul pavé questa primavera, ma Van der Poel pone loro un grosso problema.

Wout van Aert

Dopo aver mancato in modo così frustrante la gara dello scorso anno a causa del Covid, e avendo precedentemente perso per così poco scarto contro Van der Poel nell' edizione 2020, Wout van Aert ha sicuramente un conto in sospeso al Giro delle Fiandre. Ha vinto praticamente tutte le altre grandi classiche fiamminghe del calendario primaverile e sembra perfetto per una gara come la de Ronde, anche se bisogna ammettere che negli ultimi tempi ha perso tutte le gare più importanti: sono passati più di tre anni dalla sua unica vittoria alla Classica Monumento, la Milano-Sanremo del 2020, in cui è salito sul podio, seguita da Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi, Mondiali e Olimpiadi, senza vincerne nessuna. Se questa domenica perderá di nuovo la gara, potrebbe trattarsi di più di una semplice sfortuna.

È stata una gara a tre all'E3 Saxo Bank (Getty Images)

Tadej Pogačar

Ad interrompere la consueta resa dei conti tra Van der Poel e Van Aert è Tadej Pogačar, che, da quando si è avventurato sul pavè la scorsa primavera, ha dimostrato di essere alla loro pari (forse dovremmo iniziare a chiamarlo Tadej Van Pogačar?). Anche per i suoi standard, la forma dello sloveno in questa stagione è stata sublime, con sette vittorie e due titoli in classifica generale a metà marzo; ma ha perso entrambe le volte che ha affrontato Van Aert e Van der Poel (alla Milano-Sanremo e alla E3 Saxo Bank).

Per avere la meglio su di loro al Giro delle Fiandre, non può fare affidamento sul suo sprint, e quindi dovrà seminarli a un certo punto e correre fino al traguardo da solo. Il modo in cui è arrivato così vicino a farlo sulle ultime salite dell'edizione dello scorso anno suggerisce che ha sicuramente una chance di riuscita, e abbiamo imparato che nulla é impossibile per Pogačar.

Christophe Laporte

Nonostante tutti i discorsi sui Magnifici Tre, Christophe Laporte é sicuramente un corridore in ottima forma per la gara di domenica, recentemente noto per i suoi trionfi a Gent-Wevelgem e Dwars door Vlaanderen. Se è vero che il primo gli è stato regalato dal compagno di squadra della Jumbo-Visma Wout van Aert, e che Laporte era nettamente più debole del belga in salita, aveva ancora gambe fortissime per scappare con Van Aert in primis, e sembrava molto sicuro di sé, tanto da aggiungere una seconda vittoria al suo palmares pochi giorni dopo.Christophe Laporte Dwars door VlaanderenLaporte ha ottenuto due vittorie importanti in quattro giorni (Zac Williams/SW Pix)

La sua chance di vittoria sarà se la gara si trasformerà in una gara tattica, con la Jumbo-Visma in gradi di sfruttare con successo il proprio vantaggio numerico per schiacciare le altre squadre. Con atleti come Benoot, Van Baarle e Nathan van Hooydonck, la squadra ha una delle formazioni più forti disponibili per il Giro delle Fiandre, e con la sua capacità sia di correre in gruppo che lanciare attacchi solitari, Laporte potrebbe essere la loro opzione più insidiosa dopo Van Aert.

Tom Pidcock

La scelta jolly per la vittoria di domenica è Tom Pidcock (Ineos Grenadiers). Sarebbe stato un grande favorito se una commozione cerebrale subita alla Tirreno-Adriatico non avesse interrotto la sua stagione delle Classiche; rimangono dubbi sulla sua forma fisica, dato l'11 ° posto nella Dwars door Vlaanderen, prima gara dopo l'incidente; sicuramente forte ma non spettacolare.

Pidcock è stato costretto a prendersi una pausa dopo la Tirreno-Adriatico, ma ha ancora la stoffa per gareggiare nelle Fiandre (Chris Auld)

Se sará in perfetta forma, però, il 23enne è forse l'unico corridore con la stoffa giusta per stare al passo con i Magnifici Tre, e la corsa straordinaria che ha prodotto per vincere la Strade Bianche prima della battuta d'arresto dovrebbe servire come monito per non sottovalutarlo.

Altri atleti da tenere d'occhio

Come attestano atleti del calibro di Alberto Bettiol (2019), Nick Nuyens (2011) e Jacky Durand (1992), il Giro delle Fiandre non è sempre appannaggio dei favoriti e gli outsider hanno la possibilità di fare una sorpresa vittoria.

Potrebbe essere un po' duro etichettare Matej Mohorič (Bahrain-Victorious) un outsider, dato il suo status di ex vincitore della Milano-Sanremo 2022 dovrebbe cercare qualcosa in più per ribaltare i primi otto piazzamenti che ha ottenuto regolarmente questa primavera in una vittoria.

Stefan Küng è un altro corridore che in genere fatica a passare dai piazzamenti alti in classifica alle vittorie, ma farà parte di un pericoloso duo della Groupama-FDJ in atto con il terzo classificato dello scorso anno Valentin Madouas; entrambi sembravano in ottima forma all'E3 Saxo Bank Classic.

Abbiamo un altro interessante duo alla Movistar: Iván García e Matteo Jorgenson, con il 23enne Oier Lazkano che ha portato alla squadra un secondo posto a sorpresa al Dwars door Vlaanderen. Sarà interessante vedere se questo nuovo gruppo di talenti rivoluzionari delle classiche riuscirà a mantenere quella forma durante il Giro delle Fiandre, con un percorso molto più lungo e arduo.

Oier Lazkano è arrivato secondo a sorpresa e Dwars porta Vlaanderen (Getty Images)

Il percorso impegnativo della Ronde rende la gara difficile per i velocisti, ma alcuni hanno la resilienza per rimanere potenzialmente in lizza. Mads Pedersen (Trek-Segafredo) è il migliore, mentre Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty), Caleb Ewan e Arnaud De Lie (entrambi Lotto-Soudal) sembrano poco in forma.

Mentre Jumbo-Visma ha la maggior parte delle opzioni, Alpecin-Deceuninck e UAE Team Emirates hanno altre opzioni rispettivamente in Søren Kragh Andersen e Tim Wellens. E nonostante tutti i loro travagli di questa primavera, Soudal - Quick-Step ha sempre una formazione molto forte sulla carta - hanno solo bisogno di uno tra Julian Alaphilippe, Kasper Asgreen, Yves Lampaert o Florian Sénéchal per tornare tempestivamente in forma.

Pronostico del Giro delle Fiandre maschile 2023
È difficile vedere oltre la vittoria di Mathieu van der Poel, Wout van Aert e Tadej Pogačar, ma quale sarà? Il trio è stato praticamente inseparabile nelle due precedenti gare di questa primavera, e sono apparsi quasi alla pari.

In definitiva, a farla oscillare è la forza della Jumbo-Visma, che renderà la gara molto più complicata per Van der Poel e Pogačar. Quindi sosteniamo il favorito di casa, Wout van Aert, il quale sembra destinato a conquistare il titolo quest'anno.



Immagine di copertina: Kristof Ramon

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