Giro d'Italia 2024 | Tappa 1 | Venaria Reale - Torino - Giornata complessa per gli Ineos Grenadiers

La missione degli Ineos Grenadiers in questo Giro d'Italia è sfidare Tadej Pogačar e la sua indiscutibile supremazia. Pur essendo lo sloveno il favorito indiscusso per la conquista della maglia rosa, il team punta su Geraint Thomas, un contendente di prim'ordine, veterano esperto nell'arte della strategia per la classifica generale. Nonostante la sfida contro Pogačar possa sembrare una montagna insormontabile, si percepisce che se c'è qualcuno in grado di farlo, quel qualcuno è proprio il gallese.


Ineos non è però una squadra che si accontenta di salire sul podio. La sua gloriosa storia di dominio nel Tour de France degli anni 2010 ha instillato un'aspettativa di eccellenza che perdura ancora oggi, nonostante l'emergere di squadre come l'UAE Team Emirates e la Visma-Lease a Bike di Pogačar. E l'approccio della squadra durante la prima tappa di oggi ha riflesso queste ambizioni. Pur non assumendo la guida del gruppo, lasciando tale compito all'UAE Team Emirates, hanno fatto sentire la loro pressione, circondando i rivali. Questo atteggiamento sembrava comunicare all'UAE che non avrebbero giocato secondo le loro regole, né offerto aiuto, ma che erano pronti a colpire in qualsiasi momento. Inoltre, la formazione della Ineos era di altissimo livello, con scalatori del calibro di Thymen Arensman e Tobias Foss a supporto di Thomas, mentre una sala macchine formidabile era guidata da Filippo Ganna e Magnus Sheffield.

E c'è anche Jhonatan Narváez. Con grande sorpresa, l'ecuadoriano è stato l'unico a resistere a Tadej Pogačar quando quest'ultimo ha sferrato l'attacco sulla salita non categorizzata di San Vito, a pochi chilometri dall'arrivo, rimanendo al suo fianco fino alla cima. Nonostante abbia dovuto fare tutto il lavoro durante l'avvicinamento al finale e abbia visto Max Schachmann (Bora-Hansgrohe) raggiungerli, lo sloveno deve aver pensato di poterli battere in volata, ma Narváez ha dimostrato il contrario. È rimasto in scia quando Pogačar ha aperto lo sprint, poi ha trovato le energie per accelerare e superarlo prima del traguardo, conquistando così la vittoria.

Anche se non influenza significativamente la classifica generale, se non nel negare a Pogačar qualche secondo di abbuono in più (Narváez è più un puncheur che uno scalatore e perderà tempo in montagna), il risultato è comunque un trionfo per gli Ineos Grenadiers. Considerando il dominio apparentemente indiscutibile di Pogačar e la percezione che il Giro sarebbe stato una sua passeggiata, infliggergli una sconfitta come questa mette in discussione tale idea e dimostra che è effettivamente battibile.

Nel contesto della stagione degli Ineos, questa vittoria rappresenta anche un importante boost di morale. La stagione finora non è stata eccezionale: l'unica nota positiva è stata la vittoria di Tom Pidcock all'Amstel Gold, mentre l'unico titolo in una corsa a tappe è stato ottenuto da Carlos Rodríguez al Tour de Romandie. Sebbene questi risultati siano accettabili per molte squadre, non sono sufficienti per competere con i migliori e non reggono il confronto con i numerosi successi dell'UAE Team Emirates e della Visma-Lease a Bike quest'anno. In una puntata del suo podcast prima del Giro, Thomas ha sottolineato l'importanza di mantenere alto il morale durante un Grande Giro, e poche cose sono più efficaci per aumentarlo che sconfiggere il miglior corridore del mondo.

Anche Thomas dovrebbe essere soddisfatto dell'andamento della tappa. Pur non riuscendo a seguire l'attacco di Pogačar, nessun altro avversario in classifica è stato in grado di farlo, e la presenza di Narváez e il suo rifiuto di collaborare con lo sloveno hanno contribuito a limitare le perdite del britannico, che alla fine ha concluso con dieci secondi di ritardo su un gruppo di favoriti di circa 20 corridori. Anche se qualsiasi perdita di tempo è indesiderabile, Thomas sarà consapevole che questo tipo di terreno è più favorevole a Pogačar. Se intende sfidare il campione sloveno per la maglia rosa, dovrà farlo in alta montagna e nelle cronometro, non in tappe come questa.

Nonostante questi risultati, c'è un'ombra nella giornata che potrebbe avere conseguenze più significative nel lungo periodo. Sul Colle della Maddalena, categoria 2, lo scalatore Thymen Arensman è stato staccato dal gruppo. Nonostante i suoi sforzi, non è riuscito a rientrare nella successiva discesa e nell'avvicinamento al traguardo, perdendo infine 2-17 posizioni. Considerando i suoi recenti risultati nei Grandi Giri, dove ha ottenuto il sesto posto assoluto sia al Giro dello scorso anno che alla Vuelta a España dell'anno precedente, questa è stata una delusione per Ineos e l'olandese sarà sicuramente più taciturno durante i festeggiamenti della squadra questa sera.

Sebbene Thomas sia il leader indiscusso della classifica generale, Arensman ha un ruolo cruciale come suo gregario principale, e la squadra avrebbe sicuramente sperato di mantenere entrambi i corridori il più in alto possibile nella classifica generale, per avere più opzioni nel tentativo di contrastare Pogačar. Non è ancora fuori dalla lotta per la classifica generale, e si spera che eventuali problemi di oggi possano essere superati, ma se dovesse perdere ulteriore tempo sul traguardo di Oropa di oggi, le sue speranze di essere coinvolto nella battaglia per la classifica generale potrebbero già svanire.

Questo sarà motivo di preoccupazione per i Granatieri Ineos, ma, come si suol dire, stasera prenderanno il lato positivo. Narváez ha dimostrato che Pogačar è battibile: ora tocca a Thomas dimostrarlo nella classifica generale.

Immagine di copertina: Alessandra Bucci (Rouleur)

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