Tutto pronto per le classiche del pavé: Wout van Aert può finalmente puntare alla vittoria che desidera?

Autore: Stephen Puddicombe Immagini: Swpix.com

Siamo appena agli inizi del 2025, ma le cose sembrano già mettersi nel verso giusto per Wout van Aert. Il campione belga ha iniziato l’anno con due vittorie nel ciclocross: prima sabato al Superprestige Gullegem, il suo primo successo dopo quattro mesi di digiuno, e poi, il giorno successivo, a Dendermonde, in una prova di Coppa del Mondo resa epica dal fango. Tornato finalmente a vincere e, come ha dichiarato lui stesso al termine della seconda gara, a “divertirsi molto”, Van Aert sembra aver ritrovato la serenità, lasciandosi alle spalle il brutto incidente e il conseguente infortunio al ginocchio che lo avevano costretto a chiudere anticipatamente la sua stagione su strada alla Vuelta a España quattro mesi fa.  

Il 2025 si preannuncia un anno cruciale per Van Aert. Pur essendo ancora considerato uno dei migliori ciclisti al mondo, la sua stella si è leggermente offuscata negli ultimi anni, complici una serie di episodi sfortunati. Nel 2024, in particolare, le cadute hanno avuto un ruolo determinante: il brutto incidente alla Vuelta è stato preceduto da una pesante caduta alla Dwars door Vlaanderen in marzo, che lo aveva escluso dal resto delle Classiche e dal Giro d’Italia. Ma anche prima di allora, durante un 2023 senza infortuni, Van Aert aveva faticato a ottenere grandi risultati: per la prima volta nella sua carriera, era rimasto a secco di vittorie al Tour de France e aveva conquistato un solo successo in una gara WorldTour nell’intera stagione.  

Nonostante i suoi successi, resta la sensazione che il palmarès di Van Aert non renda pienamente giustizia al suo straordinario talento. Se un tempo lui e il suo eterno rivale Mathieu van der Poel erano considerati alla pari, negli ultimi anni l’olandese ha nettamente preso il sopravvento, collezionando sei Monumenti e un titolo mondiale, mentre Van Aert è fermo a uno solo. Avendo compiuto 30 anni lo scorso settembre, il belga sa bene che gli anni al massimo livello non saranno infiniti e che il tempo per arricchire il suo bottino si sta assottigliando.  

Van Aert potrebbe aver tenuto tutto questo in considerazione quando ha definito il suo calendario per la stagione 2025, annunciato all’inizio di questa settimana. La notizia più rilevante è il suo rinnovato obiettivo di debuttare al Giro d’Italia, un’occasione che gli era sfuggita lo scorso anno a causa della caduta in primavera. Per un corridore che ha sempre dato priorità alle Classiche del Nord e al Tour de France, inserire il Giro nel programma di maggio non è semplice, ma nessuna carriera professionistica sembra davvero completa senza almeno una partecipazione alla Corsa Rosa. Il suo obiettivo saranno le vittorie di tappa, una delle quali gli permetterebbe di entrare nell’esclusivo club di ciclisti capaci di vincere tappe in tutti e tre i Grandi Giri.  

Oltre al Giro, nel calendario di Van Aert ci sono anche i suoi consueti obiettivi: le Classiche del pavé in primavera e il Tour de France in estate. Tuttavia, se da un lato un’importante corsa italiana è stata aggiunta al programma, dall’altro una ne è stata esclusa in maniera sorprendente: la Milano-Sanremo. Verrebbe naturale pensare che “La Primavera” sia tra le priorità assolute di Van Aert in qualsiasi stagione. Non solo è una delle più grandi corse di un giorno del calendario, ma rappresenta anche un’opportunità preziosa per vincere una Monumento, soprattutto considerando quanto il percorso si adatti alle sue caratteristiche. I suoi risultati lo dimostrano: una vittoria e due podi in carriera.  

In realtà, rimane l’unica Monumento che Van Aert è riuscito a conquistare, e considerando come la corsa premi corridori con uno sprint veloce come il suo, eliminando al contempo i velocisti puri, è sorprendente che non l’abbia vinta più volte. È davvero possibile che Van Aert decida di rinunciare a quella che, con ogni probabilità, rappresenta la sua migliore occasione per aggiungere un altra Classica Monumento al suo palmarès?

Van Aert sembra abbia perso interesse per la Milano-Sanremo. La corsa era già stata sacrificata nel suo programma primaverile modificato dello scorso anno, quando l’ha saltata per la prima volta dal 2018. Nonostante il modo sfortunato in cui si è poi sviluppata la sua stagione, quest’anno non ha mostrato alcuna intenzione di tornarci. Allo stesso modo, dal 2021 ha smesso di partecipare anche alla Strade Bianche, un’altra grande Classica che aveva già vinto in passato e che sembra fatta su misura per le sue caratteristiche. Il suo disinteresse per le principali Classiche italiane di primavera appare ormai evidente.  

Van Aert ha invece deciso di puntare tutto sui due Monumenti del pavé. Lo scorso anno aveva spiegato che saltare la Milano-Sanremo era stata “una scelta necessaria per essere nella miglior forma possibile all’inizio del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix”, e possiamo supporre che abbia applicato la stessa logica anche quest’anno. Dal doppio appuntamento dell’Opening Weekend, con Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne-Bruxelles-Kuurne, fino alle gare della settimana fiamminga come l’E3 Saxo Classic, la Gand-Wevelgem e la Dwars door Vlaanderen, Van Aert affronterà un programma completo. Mentre però altri corridori (probabilmente incluso Van der Poel) trascorreranno i fine settimana intermedi gareggiando in Italia, Van Aert si recherà a Tenerife per un periodo di allenamento in alta quota.  

Tutto questo dimostra quanto Van Aert desideri vincere il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. Pur avendo conquistato praticamente tutte le altre grandi Classiche del pavé, non è mai riuscito a vincere nessuna di queste due corse: il suo miglior risultato è stato il secondo posto al Fiandre nel 2020 (perso contro Van der Poel per un soffio in una volata decisa al fotofinish) e un altro secondo posto alla Roubaix nel 2022. Per un corridore belga, queste Classiche rappresentano il vertice assoluto, e valgono il sacrificio di gare altrettanto prestigiose per aumentare le possibilità di trionfo.  

La capacità di ottenere successo in queste due corse sarà uno dei fattori chiave per valutare, al momento del suo ritiro, quanto la sua carriera possa essere considerata davvero completa. Van Aert spera che il brillante inizio del 2025 sia un segnale che questo possa finalmente essere l’anno giusto per coronare il suo sogno.  

Autore: Stephen Puddicombe Immagini: Swpix.com

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