Giro d'Italia 2024 | Anteprima Tappa 1 | Venaria Reale ~ Torino

Giro d'Italia 2024 | Anteprima Tappa 1 | Venaria Reale ~ Torino

Autore: Fulvia Camisa Autore: Stephen Puddicombe_ Immagini: Alessandra Bucci

SABATO 4 MAGGIO

Distanza: 140,0 km

Luogo di partenza: Venaria Reale

Luogo di arrivo: Torino

Orario di partenza: 13:50 CET

Orario di arrivo (circa): 17:15 CET

La prima tappa del Giro d’Italia, da Venaria Reale a Torino su una distanza di 140 chilometri il 4 maggio, è in concomitanza con la ricorrenza dei 75 anni della tragedia del Grande Torino che si è consumata a Superga. Una tappa considerata molto mossa, che promette emozioni e svela una grande novità di questa edizione dalla Corsa Rosa

Rouleur ha intervistato a Torino il direttore del Giro, Mauro Vegni. "Eravamo un po' stufi di vedere una corsa bloccata fino all'ultima settimana. Le salite più importanti, quelle che mettevano più paura, arrivavano nell'ultima settimana. Quindi, tutti i protagonisti aspettavano quel momento. Per due settimane c'era poco o niente, e questo non ci piace né per la gente che si raduna sulle strade né per tutti quelli davanti al televisore. Abbiamo quindi deciso di cambiare il format di questo Giro".

Il favorito indiscusso è Tadej Pogačar, protagonista di un impressionante dominio fino a oggi. "In un Grande Giro ci sono molte variabili, è chiaro che c'è un favorito principale, ma bisogna comunque considerare i 20 e più giorni di corsa”, spiega Vegni. “Per esempio, il maltempo potrebbe influenzare la condizione fisica dei corridori e la loro salute. Quindi, incrociamo le dita per arrivare tutti a Roma col plotone abbastanza compatto. Oggi come oggi, il favorito è Pogačar”.

Il rivale dello sloveno, che partecipa per la prima volta al Giro d’Italia ed è sempre salito sul podio nei Grandi Giri disputati finora in carriera, è Geraint Thomas, che Rouleur ha intervistato qualche settimana fa, e che ha chiuso la Corsa Rosa dello scorso anno al secondo posto in Classifica Generale. 

"Nonostante siano passati tanti anni, l'emozione è sempre come quella della prima volta. In un certo senso ci si abitua, ma continui a emozionarti pensando alla gente che si appassiona al Giro fin dalla prima tappa. Per me, questa è la sfida più grande, e spero di vincerla a Roma”, continua Vegni.

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In attesa di conoscere chi indosserà per primo la maglia rosa, Rouleur ha fatto una chiacchierata col vincitore del Giro d’Italia nel 2013 e 2016, Vincenzo Nibali: “Questo avvio è molto interessante perché ci sarà sicuramente tantissimo pubblico. Sarà una tappa molto speciale, una tappa tecnica. Quindi, già farà un pochino di classifica. Qualche distacco ci sarà, secondo me. Poi la tappa di Livigno è una tappa molto interessante, con cinquemila metri di dislivello. Qui magari potevo esprimermi al meglio con quelle altezze e un profilo altimetrico molto interessante”.

Questa chiacchierata avviene in un luogo speciale: il Museo Egizio di Torino, che nell’anno del suo bicentenario, omaggerà il vincitore della prima tappa con la riproduzione della collana di Kha, considerato il grande architetto dei faraoni. La tomba di Kha - e della moglie Merit – rappresenta una delle più importanti scoperte dell’Egitto antico perché è stata trovata intatta ed è dedicata a persone comuni. 

E il siciliano, che ha vinto il Giro del 2016 proprio a Torino, si emoziona parlando di come sarà il Giro che sta per partire: “I Giri d’Italia che ho corso io erano durissimi nell’ultima settimana, c’era una tripletta di montagne. Quest’anno, ogni settimana ci sono delle tappe molto dure. Un Giro tecnicamente disegnato molto bene, e tecnicamente più difficile. Inoltre, ci sono due tappe a cronometro che non sono semplici da gestire. Mi colpisce quanto il Giro d’Italia in questi anni ha lavorato veramente bene, e quanto stia crescendo. Il fatto anche di arrivare nella città eterna, a Roma – e avere la premiazione col Presidente -, onestamente è una cosa che io rimpiango di non aver vissuto quel momento. Ora vivo il Giro da un altro piano, che è comunque molto bello. E l’arrivo al Colosseo è fantastico”. 

Occhi puntati sulla maglia rosa, ma anche sulla maglia ciclamino che potrebbe finire nuovamente sulle spalle di Jonathan Milan, che si sta affermando come uno dei velocisti più promettenti del panorama ciclistico internazionale. 


La tappa odierna sarà un percorso su strada ideale per i puncheurs, condividendo due salite già affrontate nella seconda settimana del Giro d'Italia 2022 e conquistate da Simon Yates: la collina di Superga (5 km al 9%) e il Colle Maddalena (6,1 km al 7,4%). Superga richiama alla mente il ricordo dell'incidente aereo che colpì il Grande Torino nel 1949, un evento che segnò profondamente la storia dello sport italiano, ma è noto agli appassionati di ciclismo anche per il suo ruolo nella Milano-Torino, dove a volte funge da salita d'arrivo (l'ultima volta nel 2021, quando Primož Roglič ha sfrecciato verso la vittoria davanti ad Adam Yates). Altre volte è stato il trampolino di lancio per attacchi micidiali, come quello di Richard Carapaz, quando ha strappato la maglia rosa a Juan Pedro López dopo che solo Yates e i rivali in classifica, Jai Hindley e Vincenzo Nibali, erano riusciti a seguirlo.

Le salite di oggi sono abbastanza impegnative da poter creare distacchi significativi tra gli scalatori d'élite, tuttavia ci sono alcune differenze cruciali tra questa tappa e quella di quell'anno che rendono improbabili scenari colpi di scena in Classifica Generale. In primo luogo, stavolta le salite sono affrontate una sola volta, a differenza dell'edizione precedente in cui furono superate entrambe due volte. In secondo luogo, un distacco notevole di 40 km separa le due ascese, scoraggiando attacchi alla Carapaz. L'aggiunta dei 3 km di San Vito, con pendenze medie del 10%, potrebbe cambiare ulteriormente la dinamica, spingendo i corridori a essere più prudenti anzichè incoraggiare ad attacchi troppo presto. Detto questo, sembra che la prima maglia rosa della corsa sia destinata a un puncheur piuttosto che a uno scalatore puro.

Favoriti in gara

La prima tappa del Giro d'Italia offre un'ottima opportunità per vedere in azione il favorito Tadej Pogačar. Con le sue capacità sui tratti di salita breve e incisiva, il corridore dell'UAE Team Emirates potrebbe ambire a indossare la maglia rosa sin dalle prime battute della corsa. Tuttavia, potrebbe anche scegliere di osservare i suoi rivali e conservare le energie per le tappe successive. 

Uno dei primi nomi che vengono in mente quando si parla dei migliori puncheur del gruppo è Julian Alaphilippe della squadra Soudal-Quick-Step. Il talentuoso francese ha già dimostrato segnali promettenti di forma quest'anno, con un piazzamento tra i primi dieci alla Milano-Sanremo. Pertanto, sarà sicuramente uno dei protagonisti da tenere d'occhio sulle ripide pendenze della salita di San Vito. Inoltre, la Quick-Step ha un piano di riserva con il giovane scalatore belga Mauri Vansevenant, che potrebbe rivelarsi una carta importante anche nella prima tappa.

Il compatriota di Vansevenant, Quinten Hermans dell'Alpecin-Deceuninck, è un altro corridore che sicuramente apprezzerà le salite incisive di questa tappa d'apertura. Hermans ha dimostrato la sua capacità sulle colline con un sesto posto nella prestigiosa corsa collinare di un giorno, il Brabantse Pijl, qualche settimana fa. Inoltre, può contare su una squadra forte che lo supporterà e cercherà di controllare gli attacchi durante la gara.


Potrebbe essere un'aggiunta dell'ultimo minuto al Giro dopo il ritiro di Wout van Aert, ma anche Christophe Laporte della Visma-Lease a Bike punterà alla vittoria nella prima tappa. Il corridore francese ha dimostrato di essere in grado di affrontare le salite, ma conserva ancora la capacità di emergere sul traguardo piatto, proprio come Biniam Girmay dell'Intermarché-Wanty e Matteo Trentin della Tudor Pro Cycling. Tuttavia, se corridori come Girmay e Trentin riusciranno a lottare per la vittoria dipenderà dall'andamento aggressivo della gara: se contendenti come Pogačar vorranno guadagnare tempo in classifica generale fin da subito, potrebbero creare ostacoli per i velocisti.


Un altro corridore da tenere d'occhio nella prima tappa è Romain Bardet del Team DSM-Firmenich PostNL. Dopo il suo secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi, Bardet potrebbe approfittare della sua forma attuale e delle sue capacità di scalatore per delineare le sue intenzioni per la classifica generale di questo Giro. Anche il Team Decathlon AG2R La Mondiale guarderà a questa tappa come a un'opportunità di successo. Anche se il principale obiettivo della squadra sarà proteggere il loro corridore in classifica, Ben O'Connor, altri come Aurélien Paret-Peintre potrebbero tentare la vittoria se avranno la libertà di farlo. Lo stesso potrebbe valere per Jhonatan Narváez degli Ineos Grenadiers.

Squadre come la Israel-Premier Tech hanno maggiori possibilità di adottare una strategia aggressiva in tappe come questa, dato che non hanno un contendente principale per la classifica generale. Di conseguenza, corridori come Mike Woods e Simon Clarke potrebbero pianificare un attacco durante la tappa. Inoltre, Ethan Vernon potrebbe emergere come una buona opzione per la squadra in caso di arrivo in uno sprint di gruppo ridotto.

Pronostico

Ci aspettiamo che Christophe Laporte di Visma-Lease a Bike vinca oggi. Ha una squadra forte intorno a sé, senza grandi ambizioni di classifica, quindi ha la libertà di andare a vincere, e pensiamo che la tappa sarà troppo impegnativa per il velocista designato della squadra, Olav Kooij. 

Autore: Fulvia Camisa Autore: Stephen Puddicombe_ Immagini: Alessandra Bucci


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