ELIA VIVIANI E LETIZIA PATERNOSTER: AMICI CHE VANNO VELOCI

ELIA VIVIANI E LETIZIA PATERNOSTER: AMICI CHE VANNO VELOCI

EUROTRACK23: Elia Viviani e Letizia Peternoster rappresentano il passato, il presente e il futuro del ciclismo italiano su pista e non solo. Ecco il loro punto di vista sugli inizi del ciclismo e sulle dure lezioni apprese nelle ultime stagioni.


Intervista di Andy McGrath 

Foto di: Swpix_cycling

Come ti sei avvicinato al ciclismo?
EV: Ho iniziato perché ho visto Marco Pantani vincere il Giro d'Italia e il Tour de France nel 1998, poi Mario Cipollini e Tom Boonen sono diventati idoli. Dico sempre che non sono solo un velocista puro, ma amo anche le classiche. Il mio mix di pista e strada è iniziato presto: a 12 anni ho iniziato ad andare in pista a Pescantina, vicino a Verona, il mercoledì e il venerdì, per poi allenarmi su strada e correre la domenica. In Italia abbiamo un solo velodromo coperto, quello di Montichiari, che non è il massimo visto che siamo una delle nazioni più importanti nel ciclismo. Ma ogni città ne ha uno esterno e questo aiuta le capacità.

LP: A due anni e mezzo ero già sui pattini. Odiavo camminare, quindi ogni volta che andavo da qualche parte ero in bicicletta. Mi piaceva molto. Ma sono cresciuta in un piccolo paese di montagna [nel Trentino], dove il ciclismo non era cosi' diffuso. Mia madre voleva che facessi danza, mio padre non era molto d'accordo. A quattro anni ho preso la mia prima bicicletta nel negozio dell'ex campione del mondo Maurizio Fondriest, che mi ha consigliato di provare la sua squadra per bambini. È iniziato tutto da lì. Da piccola mi chiedevano cosa volessi fare da grande. Magari gli altri bambini dicevano astronauta o medico; io rispondevo che volevo essere un campione del mondo come Fondriest!

Qual è il suo evento preferito in pista e perché?


LP: La Madison, perché quando sei con un partner forte, ti senti ancora più forte. È una gara estrema con molta adrenalina, è divertente. Poi c'è l'omnium, una specialità che ho sempre amato. Per vincere occorre molta potenza, ma anche usare il cervello e mantenere il sangue freddo. E bisogna credere in se stessi fino alla fine e non demoralizzarsi se una gara va male, perché ce ne sono altre tre e tutto può succedere.


EV: L'omnium è la mia gara: si tratta di calcolare e avere tutto sotto controllo. Ma se voglio divertirmi, vado in pista per fare l'eliminazione. E una delle più belle da vedere è l'inseguimento a squadre, che ora è così tecnico.

Quali sono le lezioni che avete imparato per voi stessi negli ultimi anni di corse?
LP: Ho imparato molto da un periodo davvero difficile. Mi sono resa conto di essere più forte di quanto pensassi prima, ho imparato molte cose di me stessa, di ció di cui ho bisogno. Il ciclismo è un po' come la vita, è una ruota che gira. Bisogna affrontare i momenti difficili con forza e determinazione, e tenere sempre a mente il proprio sogno. E io ho fiducia nella mia cerchia ristretta che si prende cura di me.

EV: Se si vuole copiare un sistema, è difficile farlo. I due anni alla Quick Step sembravano così facili e pensavo...perché no? Posso farlo anche in un'altra squadra. Ma non è così. Cofidis, Ineos, Quick Step: ogni squadra ha la sua mentalità, quindi bisogna adattarsi e non cercare di cambiare tutto, perché è impossibile. Ho speso troppe energie in questo senso, cercando di essere perfetto in tutto e per tutto, e alla fine non ero sempre al 100%, probabilmente al 90%. E il 90 non è sufficiente per vincere le corse nel ciclismo WorldTour. E ho imparato che le persone dimenticano molto velocemente quello che hai fatto in passato.

~ DOMANDE VELOCI PER VELOCISTI VELOCI ~

Caffè o tè?
EV: Caffè
LP: Caffè, io vado avanti con quella roba.

Pasta o pizza?
EV: Prosciutto
LP: Pizza - pizza italiana però!

Organizzato/a o disordinato/a?
EV: Disordinato...
LP: Disordinata, ma sto migliorando.

Cani o gatti?
EV: Cani. Ho un bulldog francese che si chiama Attila.
LP: Cani, ma qui ho solo galline.

Giro d'Italia o Tour de France?
EV: Giro d'Italia
LP: Giro d'Italia

Libri o Netflix?
EV: Netflix
LP: Netflix. Anche se non lo guardo molto, sono abituata a passare la maggior parte del mio tempo all'aria aperta.

Montagne o mare?
EV: Mare
LP: Mi piacciono entrambi, ma le montagne perché è da lì che vengo.

Pista o strada?
EV: Pista
LP: Questa è la più difficile... Penso che siano uguali. È un po' come scegliere tra tua madre o tuo padre!

 

La diretta tv delle sessioni serali degli Europei 2023 di ciclismo su pista sarà fruibile su Rai Sport ed Eurosport 1, mentre la diretta streaming verrà assicurata da RaiPlay, eurosport.it e discovery+, infine OA Sport vi proporrà la diretta live testuale di tutte le gare. 


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